CATANIA: respingere la minaccia catanzarese per continuare la scalata

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Dopo l’ottimo punto conquistato allo stadio “Pino Zaccheria”, il Catania torna al “Massimino” e lo fa incontrando il Catanzaro. Gara caratterizzata da una storica rivalità sportiva tra le due tifoserie per una classica sfida del calcio meridionale. Il Catanzaro non se la passa bene ma, sulla base dell’organico allestito in sede di calciomercato, la classifica non si presenta veritiera. I calabresi, infatti, avrebbero dovuto disputare altro tipo di campionato e, invece, occupano la piena zona Play Out.

Ben quattro i cambi effettuati in panchina da agosto ai giorni nostri. Prima l’interruzione del rapporto con Alessandro Erra, poi l’assunzione di Giulio Spader, successivamente l’ingaggio di Mario Somma e, dal 21 ottobre, siede sulla panchina giallorossa Nunzio Zavettieri. Riuscirà l’ex allenatore della Juve Stabia a trovare il giusto assetto per risollevare il Catanzaro?

Il precedente match disputato con la capolista Juve Stabia ha consegnato l’ennesima sconfitta ma anche la consapevolezza che, con un pizzico di fortuna in più e qualche errore difensivo in meno, la squadra avrebbe potuto ottenere un risultato differente nonostante la differenza di classifica rispetto alle Vespe.

A Catania i catanzaresi arriveranno carichi e vogliosi di uscire indenni dal “Massimino”, puntando primariamente a non prenderle ma senza disdegnare la fase offensiva sfruttando l’estro e la tecnica di giocatori rilevanti come Imperio Carcione, Diogo Tavares ed Evangelista Cunzi. Attenzione alle ripartenze calabresi e servirà la giusta dose di pazienza per scardinare la difesa contro un avversario che proverà a concedere meno varchi possibili al Catania.

I rossoazzurri, invece, attraversano un periodo di forma favorevole. Sono passati dall’ultimo posto all’avvicinamento alla zona Play Off. Il punto conquistato a Foggia ha permesso al Catania di continuare a muovere la classifica e dato morale all’undici di Pino Rigoli chiamato, adesso, ad incamerare i tre punti tra le mura amiche. A prescindere dal gioco espresso, per l’Elefante conterà unicamente vincere nell’ottica di proseguire la scalata.

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