(video/audio a cura di Donato Giannotta)
L’ex bomber del Catania Alessandro Ambrosi è intervenuto telefonicamente ai microfoni di Radio Studio Italia, nel corso della trasmissione condotta da Igor Pagano in collaborazione con Donato e Livio Giannotta della redazione di TuttoCalcioCatania.com. Ambrosi parla del momento sfavorevole a Calil e Paolucci, oltre che delle possibilità di promozione del Catania attraverso i Play Off e di come riscattare la sconfitta di Francavilla Fontana.
L’ultima volta che abbiamo parlato con te, hai portato fortuna a Calil e Paolucci contro la Juve Stabia. Entrambi attraversano un periodo delicato adesso, qual è la ricetta migliore per sbloccarsi?
“Spero di portare ancora una volta bene agli attaccanti del Catania (ride, ndr). Calil e Paolucci sono giocatori di valore. Quando la punta non trova il gol da tanto tempo, può solo cercarlo con insistenza e non pensare ad altro perché prima o poi la rete arriverà. Io fortunatamente non ho mai avuto di questi problemi, però la medicina migliore é fare la prestazione senza pensieri. Capitano anche i gol annullati. A me diverse volte hanno annullato reti valide. Capisco la foga degli attaccanti nel ritrovare la via della rete, ma l’importante è vivere il momento con serenità”.
Quanto può essere vantaggiosa per il Catania la formula dei Play Off allargati?
“Come ho sempre detto in più occasioni sono tuttora un tifoso del Catania. Fino a poco tempo fa giocavamo in Serie A, sicuramente la squadra si risolleverà. I Play Off allargati devono essere uno stimolo per i rossoazzurri. Il Catania necessita di trovare la giusta quadratura. Risalendo la classifica ed entrando nella griglia Play Off, tutti farebbero bene a preoccuparsi del Catania”.
Il Catania viene da un brutto ko, fa bene con le grandi e fatica con le piccole. Come fare per risollevarsi prontamente?
“Il gruppo deve compattarsi e lasciare il brutto episodio alle spalle, concentrando tutte le proprie attenzioni sulla gara di domenica con testa e cuore. Lo sbaglio più grosso sarebbe parlare ancora di Virtus Francavilla-Catania all’interno dello spogliatoio. Ormai la partita persa in Puglia fa parte del passato. Importante, ovviamente, fare tesoro degli errori commessi. Vietato commettere ulteriori passi falsi. In questi casi si vede la forza del gruppo. I cali di concentrazione non devono esistere, a prescindere dal fatto che giochi con la Juve Stabia o il Melfi”.
In che misura incide la pressione della tifoseria sui giocatori del Catania?
“E’ normale che quando le cose vanno bene la tifoseria ti esaltino, viceversa piovono critiche. Chi gioca a Catania sa a cosa va incontro. E’ una questione caratteriale, il giocatore deve essere capace di estraniarsi completamente nell’arco dei 90 minuti. Per me giocare davanti a 10 o 200mila tifosi era la stessa cosa. Devi credere in te stesso estraniandoti da fischi e quant’altro. Serve il carattere adatto in una piazza molto importante come Catania”.
Quali calciatori ti stanno impressionando favorevolmente in Lega Pro?
“Di elementi ce ne sono parecchi. Lo stesso Di Grazia del Catania è un giocatore importantissimo per la categoria. Altro elemento che ritengo di notevole spessore è Torromino del Lecce, inoltre noto che sta venendo fuori l’attaccante della Juve Stabia Ripa”.
Si ringrazia Alessandro Ambrosi per la gentile concessione dell’intervista.
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