Domenico Giugliano, ex centrocampista del Taranto, torna sul precedente del 9 giugno 2002 col Catania e si sofferma sul presente. Queste le parole di Giugliano ai microfoni di blunote.it:
“Durante il campionato riuscimmo a battere il Catania che, sulla carta, era più attrezzata di noi. La loro forza emerse nella parte finale della stagione e nei playoff. Nella gara di ritorno, del 9 giugno, eravamo troppo convinti di farcela, ma trovammo un muro umano che ci colse di sorpresa: tirammo troppo poco. La partita d’andata fu una farsa, l’arbitraggio a senso unico. Ci furono due circostanze da rigore non fischiate. Nel secondo tempo il direttore di gara fu disastroso: fu evidente il suo cambiamento dopo che tra il primo e il secondo tempo Gaucci lo circondò. Queste sono cose che non dovrebbero succedere. Al ritorno un gol si poteva recuperare: le sensazioni erano troppo positive: quasi tutti noi, tra l’altro, avevamo il contratto pronto per l’anno successivo. La partita era importantissima perchè ci saremmo trovati in due anni dalla serie D alla cadetteria”.
“Taranto e Catania? Sono due buone squadre: anche se gli interpreti sono cambiati, credo che qualche tensione ci sarà gioco forza a causa dei precedenti. Mi aspetto una partita tirata in cui spero possa spuntarla il Taranto”.