Domenica è sceso in campo dal 1’ con il principale compito di marcare un certo Giuseppe Torromino, attaccante tra i più temibili del girone C di Lega Pro. Una mossa un po’ a sorpresa effettuata da mister Pino Rigoli ma che ha prodotto i frutti sperati. Domenico Di Cecco è un centrocampista di ruolo, in passato ha raramente giostrato in posizione di terzino pur non essendo la collocazione tattica preferita, ma Rigoli riteneva opportuno puntare su di lui per tenere a bada Torromino.
Sul rettangolo di gioco l’ex giocatore del Lanciano è sembrato trovarsi perfettamente a proprio agio. Pareva un terzino puro, forte e deciso nei contrasti, arcigno e grintoso, pronto a fare ripartire l’azione e partecipare, all’occorrenza, alla costruzione della manovra con una certa disinvoltura partendo da dietro.
Esperienza, personalità e determinazione hanno contribuito a comporre una miscela esplosiva, sufficiente per limitare al massimo il potenziale di Torromino. La soluzione tattica proposta da Rigoli si è rivelata sicuramente utile, da riproporre in futuro. Di Cecco, dal canto suo, non ha alcun problema a ricoprire il medesimo ruolo. Lui, del resto, giocherebbe persino in porta pur di risollevare le sorti del Catania.