“I tifusi do Catania semu tutti pari cca, u Catania è na squatra i Serie A!”. Quante volte questo coro scandito dai tifosi catanesi nel corso degli anni? Adesso, però, la realtà dei fatti dice che la formazione dell’Elefante milita nel campionato di Lega Pro. Un crollo autentico dalla A così faticosamente riconquistata in passato. Ancora oggi pensando al blasone del Catania, allo stadio “Angelo Massimino” ed allo sviluppo di un Centro Sportivo di primo livello europeo come Torre del Grifo Village si fa fatica a ragionare in termini di terza serie.
Davvero la squadra etnea gioca in Lega Pro. Come possono elementi che rispondono ai nomi di Marco Biagianti e Michele Paolucci militare nella categoria in questione? Sportivi, tecnici, calciatori ed addetti ai lavori stentano a credere che il Catania sia caduto così in basso. Oggi più che mai, però, bisogna avere piena consapevolezza della dimensione attuale.
Fanno parte del passato i tempi in cui Biagianti e compagni stupivano in Serie A. La rosa a disposizione di Pino Rigoli vanta calciatori dal curriculum importante ma bisogna calarsi in questa Lega Pro. Una realtà innegabilmente triste, ma è quella che sta vivendo il Catania. Giusto ricordare il passato, vietato perdere di vista il presente e si pongano le basi per un futuro di rilancio della squadra rossoazzurra.