Che la trasferta di Andria non sia affatto agevole per il Catania, lo abbiamo ribadito a più riprese. I rossoazzurri sanno benissimo che il “Degli Ulivi” è un campo decisamente ostico, ma proveranno a dare continuità alla preziosa vittoria maturata all’esordio in campionato con la Juve Stabia. La trasferta in terra pugliese sarà utile per capire anche come prosegue il lavoro di assimilazione ed espressione dei concetti illustrati da Pino Rigoli.
La formazione dell’Elefante ha fatto registrare nuovi confortanti progressi. Ancora sul piano del gioco il Catania deve crescere, ma c’è equilibrio tra i reparti ed i ragazzi di Rigoli hanno evidenziato carattere. Non era facile reagire allo svantaggio contro una signora squadra come la Juve Stabia. Qualcosa bisogna correggerla difensivamente, inoltre la manovra deve essere più fluida nell’arco dei 90 minuti.
Paolucci e compagni, però, hanno fornito risposte lusinghiere in termini di collettivo. Il gruppo è compatto, unito e dedito al sacrificio. Basi, queste, fondamentali per la costruzione di qualsiasi obiettivo ambizioso. Adesso servono conferme dal punto di vista della mentalità. Mentalità che il tecnico rossoazzurro vuole mantenere identica sia tra le mura amiche che fuori, senza mai snaturare le caratteristiche del “suo” Catania.
Spesso, nella passata stagione lontano dal “Massimino”, il Catania ha incontrato troppe difficoltà. Con Rigoli al timone rossoazzurro, si lavora incessantemente anche su questo aspetto. Consegnando all’Elefante l’identità di chi vuole imporre il proprio gioco su qualsiasi campo, nel pieno rispetto dell’avversario di turno.
