BIAGIANTI – CATANIA: cuore e grinta da capitano, il binomio che convince

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Marco Biagianti

A partire dal quadro tecnico etneo e passando poi per addetti ai lavori e tifosi, si sapeva che la trasferta di Andria, valevole la seconda giornata del campionato di Lega Pro – Girone C, si sarebbe rivelata insidiosa. Biagianti e compagni, forti del vittorioso inizio stagionale al ‘Massimino’ contro la Juve Stabia, ma consci del fardello della penalizzazione derivante dal ‘Caso Castro’, hanno affrontato una Fidelis Andria desiderosa di riscatto davanti ai propri tifosi dopo la sconfitta all’esordio nel derby di Foggia.

Il centrocampo etneo ha saputo stringere i denti, eseguire un discreto filtro in fase di contenimento, occupare bene gli spazi cercando di innescare la manovra offensiva. Particolarmente attivo Marco Biagianti, capace di sfornare una prestazione maiuscola al servizio della squadra. In un centrocampo andriese grintoso ed arcigno, il capitano ha gettato il cuore oltre l’ostacolo scontrandosi anche a muso duro con gli avversari. E’ riuscito brillantemente a creare una diga in mediana capace di respingere un buon numero di manovre avversarie.

Proprio quando è occorso alzare la testa, affrontare a tu per tu gli avversari, lottare su ogni centimetro di campo per la conquista della palla, ecco che sono saltate fuori le doti da capitano del centrocampista toscano. Da ricordare, in particolare, quando Biagianti non ha gradito un brutto fallo operato da Mancino al minuto 25, scoppiando un parapiglia con i due protagonisti che si scontrano aspramente portando l’arbitro ad esibire ad entrambi il cartellino giallo.

Biagianti ha battagliato per tutti e 90 i minuti facendosi valere, non demordendo e dando un segnale forte agli avversari. Ma di lui si registrano anche azioni in fase di proposizione ed assist invitanti per gli attaccanti. In tal senso come non dimenticarsi, ad appena 10 minuti dall’avvio della partita, il contropiede rossoazzurro partito proprio dai piedi di Biagianti che ha servito in profondità Russotto; peccato che quest’ultimo abbia concluso di poco fuori.

Oppure a 5 minuti dall’intervallo l’azione sviluppata, stavolta, sull’asse Biagianti-Paolucci con il tiro dell’attaccante bloccato da Cilli. Ed infine, l’occasione che poteva cambiare integralmente l’esito della gara a pochi minuti dal fischio finale del signor Luciano: la palla vagante in area andriese in cui il giocatore si avventa centrando il palo. Quest’ultima azione un pò a coronamento di una partita per lui da sottolineare per grinta, aggressività, senso di posizione sul rettangolo di gioco ed appartenenza verso una squadra che con la testa ed il cuore non ha mai lasciato.