Ai microfoni del sito ufficiale rossoazzurro, l’allenatore del Catania Pino Rigoli analizza il lavoro svolto nelle ultime due amichevoli consecutivamente disputate: “L’obiettivo primario delle due amichevoli ravvicinate era quello di permettere alla maggior parte dei calciatori della rosa di avvicinarsi al limite dei 90 minuti di gioco, avevamo percentuali d’impiego ridotte e dovevamo incrementarle. Il secondo obiettivo, meno semplice da raggiungere ma ancor più importante, richiamava invece l’esigenza di migliorare la fluidità di manovra: in questo senso, ho visto le cose migliori nel primo tempo contro la Sancataldese, caratterizzato da tre gol ed almeno quattro nitide occasioni, ed invece oggi con il Misterbianco è venuta meno, a tratti, la lucidità. Così, siamo riusciti a buttarla dentro soltanto nella ripresa. Complessivamente, dopo la doppia verifica, sono soddisfatto”.
Spazio anche alle impressioni generali finora ricavate dal ritiro: “Sono molto positive, la transizione da gruppo a squadra è ormai quasi completa, abbiamo capito tutti cosa rappresenta il Catania, c’è un grande senso di responsabilità che deriva dalla professionalità indubbia e c’è un senso di appartenenza che, al di là delle parole, non è mai facile riscontrare contemporaneamente in tutti i componenti di un insieme allargato. Questa squadra matura in fretta e bene grazie al clima creato dalla società, al grande impegno profuso in allenamento ed all’attenta organizzazione di ogni aspetto che viene garantita dal club, ad ogni livello”.
