La vittoria del Catania contro la Juve Stabia analizzata dal sito ufficiale rossoazzurro
Una prestazione in crescendo, frutto dell’esibizione di qualità, concentrazione, coesione e capacità di reazione, guida il Catania alla rimonta contro la Juve Stabia, una delle formazioni più accreditate del girone C: 3-1 per i rossazzurri, l’esordio nel Campionato Lega Pro 2016/17 è da incorniciare e regala alla formazione allenata da Pino Rigoli il secondo successo consecutivo in questa stagione al “Massimino”, dopo il debutto vincente in Coppa Italia contro l’Akragas. Sugli spalti, messaggi, striscioni ed iniziative di solidarietà rivolte alla popolazione colpita dal terremoto che ha devastato numerosi comuni del Centro Italia, seminando morte e distruzione.
Dalle Curve e dalle Tribune, ancora, giunge a fine gara un premio semplice e preziosissimo, poche parole dopo tanto sostegno ed un coro che somiglia alla canzone preferita di ogni giocatore: “Vi vogliamo così”, intonano infatti i tifosi rossazzurri salutando i calciatori del Catania prima del rientro negli spogliatoi, mentre la squadra applaude con gratitudine 8.018 spettatori. In avvio, la spinta del Catania lascia intuire un’evoluzione felice del pomeriggio ma la Juve Stabia replica con una buona vivacità ed al 20° sorprende la retroguardia rossazzurra: Marotta al cross, Del Sante rifinisce, Lisi anticipa e porta in vantaggio i suoi.
La strada è in salita? Il Catania diviene uno scalatore: un imprendibile Russotto entra nelle tre azioni costruite in sei minuti: prima conquista un angolo che origina la pronta girata di Calil neutralizzata da Russo, poi servito dall’inesauribile Capitan Biagianti scocca un tiro-cross molto insidioso ed infine, dettando il passaggio a Scoppa, smista per Bastrini il cui assist viene intercettato. La pressione aumenta, Paolucci tiene alta l’attenzione di Russo prima del meritatissimo pareggio; al 37°, un illuminante lancio di 30 e più metri firmato Scoppa libera Calil; Caetano, lanciato magistralmente a rete, attende un rimbalzo e con un morbido pallonetto scavalca il portiere: 1-1 e secondo gol consecutivo per l’attaccante brasiliano, primo in campionato.
Un’altra “perla”, per il numero 7, dopo l’altrettanto bella marcatura con l’Akragas. Nella ripresa, il Catania insiste: Silva innesca ottimamente Russotto, ancora una volta ingovernabile; il cross del numero 10 costringe Morero a rischiare l’autorete per anticipare Paolucci, l’assalto prosegue con Calil ed un’affannosa respinta, poi il rapace Paolucci è pronto al tap-in dal basso verso l’alto, siglando il 2-1 ed il terzo gol personale in altrettante gare ufficiali in questa stagione. Silva, Paolucci e Calil continuano a mettere in difficoltà gli avversari, la Juve Stabia si affida all’intraprendenza di Sandomenico ma non giunge al tiro in porta, nemmeno nel finale quando, dopo l’espulsione di Salvi per somma di ammonizioni, Ripa arriva in ritardo all’appuntamento con il colpo di testa.
L’esempio del valore della tenacia è invece quello offerto da Domenico Di Cecco: in campo all’88°, Mimmo “morde” il difensore avversario per rallentare l’impostazione dell’ultima azione del match, ruba palla, s’invola, evita l’intervento del portiere proprio come farebbe un attaccante e deposita in fondo al sacco, assaporando la gioia del suo primo gol in maglia rossazzurra e chiudendo il match. Un gran bel Catania si presenta così nel migliore dei modi ai suoi tifosi e dimezza la penalizzazione.