Fa molto discutere la decisione del Giudice Sportivo d’infliggere un’ammenda alle società di Siracusa e Catania per i disordini avvenuti in occasione del derby di Coppa Italia. Secondo il referto ricevuto dall’organo competente, infatti, si sarebbe verificata esclusivamente una sassaiola tra le due tifoserie nel corso dell’intervallo. Nessuna menzione del lancio di petardi ed oggetti di varia natura all’indirizzo del Settore Ospiti, della vile aggressione al pullman di tifosi e di ultras rossoazzurri.
Nemmeno dell’invasione di campo di un tifoso aretuseo inferocito intenzionato a raggiungere la recinzione della zona riservata ai supporters etnei è stata messa a referto dal direttore di gara. Scene da Far West prima, durante e dopo la partita passate inosservate. Una vera e propria “caccia” al catanese come riportato nei giorni scorsi. Chi si aspettava una sanzione esemplare è rimasto profondamente deluso.
Infatti, in un commento ad un altro articolo avevo esageratamente auspicato una penalizzazione estrema al Siracusa spinta fino a concedere “a tavolino” la vittoria dell’incontro al Catania, per significare una misura rigorosa che freni futuri peggiori manifestazioni negli stadi.
Ma questa decisione del Giudice Sportivo non è per niente esemplare, anzi… è un metodo per autorizzare qualsivoglia comportamento negli stadi, tanto, alla fine con i soldi si sistema tutto, anche i danni alle persone!!!!
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