Non è un attaccante, certamente non si tratta di un calciatore estroso ma, in un contesto di squadra, anche i cosiddetti giocatori di quantità contribuiscono a fare la differenza. Nello specifico il riferimento va a Domenico Di Cecco. Il Catania lo ha reperito in sede di calciomercato a gennaio dalla Virtus Lanciano. Un innesto funzionale alle esigenze della squadra. Quando le cose non funzionano all’interno del gruppo, però, ne risente anche il singolo.
Di Cecco non è entrato subito in sintonia con gli schemi rossoazzurri ma, nel lungo periodo, è cresciuto ritagliandosi uno spazio importante nello scacchiere tattico. Mezzala o incontrista, il giocatore abruzzese ha dimostrato di potere ricoprire indifferentemente entrambi i ruoli. Più spesso lo abbiamo visto collocato sul centro-sinistra, coprendo anche il lato mancino del campo per consentire a Leonardo Nunzella di sfruttare al meglio le sue doti di spinta.
In generale Di Cecco si è rivelato utile alla causa rossoazzurra soprattutto in termini di equilibrio e di “sostanza” a centrocampo. Proprio per questa ragione, unitamente al suo bagaglio di esperienza, mister Pino Rigoli ha dato il proprio benestare alla permanenza del ragazzo, prezioso tassello del centrocampo catanese in vista della prossima stagione.