Il Catania aveva bisogno di Marco Biagianti. Il ritorno è graditissimo perché si tratta di un elemento fortemente legato alla piazza. Gli stessi tifosi hanno manifestato entusiasmo nel rivederlo correre e rincorrere gli avversari sul rettangolo di gioco in questi primi giorni di ritiro a Torre del Grifo. Biagianti sapeva che fosse troppo forte il richiamo del Catania.
Il Livorno gli ha proposto il rinnovo del contratto in scadenza, potevano aprirsi scenari interessanti in Serie B o presso altri club di Lega Pro, vedi la Juve Stabia che avrebbe fatto carte false pur d’ingaggiarlo (Fabio Caserta e Ciro Polito in testa, ndr). Il centrocampista toscano, però, ha dato la parola al Catania e l’ha rispettata. Come solo gli uomini veri sanno fare. Un ingaggio di lusso per la terza serie.
Mister Pino Rigoli lo sta impiegando indifferentemente come mezzala o regista di centrocampo, ottenendo risultati in entrambi i casi soddisfacenti. Ne beneficia la circolazione della palla, non più lenta e prevedibile come nella passata stagione, a vantaggio dell’equilibrio complessivo della squadra sul rettangolo di gioco.
Prezioso l’utilizzo di Biagianti in chiave tattica, rivelandosi autentico perno del centrocampo rossoazzurro ma anche punto di riferimento per i compagni fuori dal campo e collante tra squadra e tifosi. Non poteva che essere lui il capitano designato per la prossima stagione. Un leader autorevole, sicuro e dotato della giusta personalità per condurre il gruppo sulla retta via e trasmettergli la consapevolezza di quanto sia importante e speciale indossare la casacca rossoazzurra.