In occasione delle recenti conferenze stampa tenutesi a Torre del Grifo Village, il nuovo Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco non ha risparmiato frecciate all’indirizzo di Pablo Cosentino. “Uomo in canottiera, con tatuaggi e jeans strappati”, così lo ha definito il dirigente di Torre Annunziata. Dito chiaramente puntato contro l’argentino che non si è contraddistinto in positivo nella gestione societaria del club.
Riferimenti a Cosentino anche quando Lo Monaco ha parlato di un quadro storico rossoazzurro rimosso dal suo ufficio in quanto “portatore di sfiga”, ma soprattutto nel momento in cui ha sottolineato che a Catania si avverte l’esigenza che i componenti della squadra tornino a fare i calciatori “dimenticando il teatro che fu”. In passato, eppure, i rapporti con Cosentino furono diversi.
Rapporti di collaborazione importanti nell’ottica di trattare l’acquisto di giocatori argentini, una pratica piuttosto diffusa ai tempi del Catania in Serie A. Le trattative più significative, in questo senso, furono rappresentate dagli acquisti di Matias Silvestre e Pablo Barrientos. Tempi in cui Cosentino collaborava proficuamente con il Catania e Lo Monaco, prima dei disastri realizzati nella veste di dirigente rossoazzurro.