Allestire una squadra forte abbastanza per vincere il campionato. Questo l’auspicio dei tifosi rossoazzurri per il futuro. Nei prossimi giorni sapremo sicuramente di più in merito alle strategie del Catania ed il noto piano industriale che il Consiglio d’Amministrazione sta predisponendo.
L’idea è quella di mettere in piedi una rosa molto valida tecnicamente, con alla guida del Catania un allenatore capace di trasmettere concetti importanti ai propri giocatori. La qualità dei singoli elementi dell’organico, tuttavia, da sola non potrà rivelarsi sufficiente ai fini della conquista di risultati rilevanti per l’Elevante.
La storia di calcio rossoazzurro negli ultimi anni insegna, infatti, che pur avendo perfezionato acquisti di spessore, questo non è coinciso con l’evidenziare un rendimento elevato in campionato. Anzi, nella stagione 2013/2014 il Catania è retrocesso in Serie B e, l’anno successivo, nel torneo cadetto la salvezza sul campo è arrivata in extremis. Prima che saltassero fuori gli sviluppi dell’inchiesta ‘I Treni del Gol’.
Nel campionato di Lega Pro appena concluso, altra salvezza all’ultimo respiro nonostante la qualità dei singoli. Segno che per la disputa di una stagione vincente servono anche altre caratteristiche. Spirito di sacrificio, una società che dimostri di essere forte in tutte le sue componenti, un ambiente sereno, un complesso di squadra umile, compatto, unito che riesca ad avere il giusto feeling con l’allenatore. Tanti aspetti ruotano attorno ad una compagine che voglia essere protagonista della scena.
