Da tempo s’ipotizzava il ritorno di Pietro Lo Monaco a Catania. E’ stato sempre puntualmente smentito ma, in questo caso, l’ipotesi è mutata in qualcosa di concretamente reale. Pace fatta con l’ex Presidente Antonino Pulvirenti. Un aspetto, questo, davvero sorprendente se si considera come entrambi si siano lasciati quattro anni fa.
Torna così nella sponda rossoazzurra della Sicilia una figura che, in tutti questi anni, ha provveduto a ricoprire un ruolo fondamentale all’interno della dirigenza etnea. Sia in fatto di calciomercato che di gestione dell’azienda, contribuendo attivamente alla realizzazione del moderno Centro Sportivo Torre del Grifo Village ed a portare il Catania in Serie A nel giro di pochissimo tempo.
Una volta conquistata la promozione in A, poi, merita di essere menzionato il consolidamento della struttura organizzativa nel panorama calcistico nazionale fino a diventare Catania un modello di riferimento e facendo registrare plusvalenze da record. E’ stato lungo ed efficace il lavoro di costruzione del giocattolo. Lo stesso, ora, risulta seriamente danneggiato dalle ultime disastrose annate.
Rossoazzurri catapultati dalla Serie A alla Lega Pro, trascinati da difficoltà finanziarie, dubbi, perplessità e facendo i conti con una tifoseria legittimamente amareggiata. Si riparte da una situazione non semplice ma nemmeno definibile catastrofica. Perchè il Catania una base la possiede, esiste un parco giocatori che non necessiterebbe di essere stravolto. E c’è la volontà di avviare un progetto di rilancio.
Bisogna capire con quali tasselli e meccanismi. Come fare per rendere il giocattolo resistente, performante ed efficiente nel tempo. Necessario un piano rilevante, una strategia ben definita. Lo Monaco ha accettato la sfida, la dirigenza sa che bisogna rimboccarsi le maniche perchè c’è tanto da lavorare. Il processo di ricostruzione del Catania è avviato, non resta che verificarne l’impatto nel breve, medio e lungo periodo.
