RICCHIUTI (Esclusiva): “Serve società solida per programmare. Rapporti tesi con Passiatore…”

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Adrian Ricchiuti

Nel corso della trasmissione “Universo RossoAzzurro”, condotta da Igor Pagano in collaborazione con Donato e Livio Giannotta di TuttoCalcioCatania.com, abbiamo avuto il piacere di ascoltare alcune considerazioni dell’ex calciatore del Catania Adrian Ricchiuti.

Concluso un campionato che si è rivelato pesante, oltre che veramente difficile. Adrian, un tuo giudizio da grande calciatore e uomo-spogliatoio su questo risultato ottenuto dai rossoazzurri…
“Premesso di non essere a conoscenza dei problemi della società, però, considerando l’iniziale handicap dei 10 punti di penalizzazione e tutte le vicissitudini, reputo che almeno un minimo di festeggiamento per la salvezza ottenuta ci potesse stare. So che la gente non è contenta ma questi ragazzi ne hanno passate veramente tante e si sono lasciati un pò andare. Salvezza che è stata raggiunta, anche in virtù del Monopoli che non è riuscito a vincere a Matera. In questo periodo sto leggendo tante notizie sul Calcio Catania per quanto riguarda le ipotesi di cessione. Penso che per poter programmare sia necessario costituire una società solida proprio come accadeva un tempo”.

La società dovrebbe programmare con serietà, mantenere l’ossatura base del parco giocatori ed aggiungere altri elementi di categoria. Sapevamo che quest’annata sarebbe stata di transizione ma, adesso, una piazza come Catania non può più sopportare quanto accaduto nel corso degli ultimi anni…
“Il prossimo anno il Catania deve assolutamente tentare di non ripetere un campionato come quello di quest’anno. Anche per fare ritornare la gente allo stadio e creare quella giusta armonia tra squadra e tifoseria che ha portato negli anni i grandi risultati che tutti noi conosciamo. Non trascurando poi che l’apporto della gente al ‘Massimino’ ti farebbe senz’altro guadagnare punti importanti in più. Il Catania merita ben altro e, dunque, mi auguro che l’anno prossimo possa essere allestita una squadra all’altezza e per far ciò occorre scegliere uomini all’altezza. Questo costituisce l’aspetto più importante”.

C’è da immaginarsi voglia di riscatto da parte dei giocatori in vista della stagione, cosa ne pensi?
“Sicuramente a parole siamo tutti bravi, è poi necessario che seguano i fatti! Anche perché, a causa del delicato momento che sta attraversando il calcio, chi non vorrebbe rimanere a Catania? Un conto è parlare, un altro è scendere sul rettangolo di gioco. Sono due cose ben diverse”.

Si dice che il Crotone, grande sorpresa del campionato di Serie B di quest’anno, voglia effettuare la preparazione in vista della prossima stagione a Torre del Grifo. Ricordando anche la scelta operata a dicembre dalla Sampdoria di voler effettuare il ritiro ai piedi dell’Etna, il Catania dispone non soltanto di un grande ambiente ma anche di un importante centro sportivo e tu stesso lo sai…
“Questo rappresenta una bellissima cosa. Personalmente non conosco la realtà dei centri sportivi di grandi squadre come ad esempio quello del Milan, però posso dire che quando mi capita di parlare di quello etneo non posso che farlo entusiasticamente. Consiglio al Crotone di andare ad effettuare la preparazione a Torre del Grifo, senza interferenze esterne e con a disposizione tutti gli strumenti necessari. Un vero e proprio spettacolo, un grande ambiente. Questo sarebbe positivo anche per le casse del Catania perché ospitare una squadra di A costituirebbe dei guadagni non indifferenti”.

Com’è andata la tua esperienza tra Rimini e Rovigo?
“Reputo l’anno trascorso praticamente da dimenticare, sia per quanto riguarda i problemi societari a Rimini che per il trattamento che ho ricevuto dall’ex Catania Passiatore. So quanto la gente di Catania custodisca nel cuore il suo ricordo, ma nella vita occorre anche coraggio e disporre di attributi. Una persona che ha preferito parlarmi tramite la società e non direttamente. L’aspetto più brutto è stato sentirsi dire da un allenatore, dopo 20 anni di carriera, che non riuscivo a reggere i suoi allenamenti. Grazie a Dio nel mio percorso professionale ho avuto a che fare con allenatori più uomini. Il calcio sta andando in una direzione che non fa quasi più parte di me. Ne vedo di tutti i colori e, soprattutto, penso che quando arrivi ad una certa età siano necessarie qualità come il rispetto. Però va bene così, accetto e continuo ad andare avanti per la mia strada”.

Gravina, presidente della Lega Pro, starebbe facendo di tutto per riportare la categoria a 60 squadre, nel contesto di un’Italia in crisi, calcio incluso. Qual è il tuo giudizio a riguardo?
“Posso dire che il Rimini si è iscritto ma la situazione è la medesima dell’anno scorso. I tifosi si stanno stringendo attorno ai ragazzi. Non bisogna dimenticare che l’aumento delle squadre comporta l’inevitabile incremento dei fallimenti. Inoltre, in generale, sono differenti le spese tra una categoria come la Serie B e la Lega Pro”.

Cosa farà quest’estate Adrian Ricchiuti?
“Ho in programma di tornare a Catania a partire dal 9 giugno e di rimanerci per circa 20/25 giorni”.