Tifosi arrabbiati, comprensibilmente perché chiunque abbia a cuore le sorti della propria squadra lo sarebbe. Due retrocessioni consecutive, con il rischio concreto di subire la terza di fila, non farebbe dormire sonni tranquilli a nessun tifoso al mondo. Il momento è delicato, difficile, ma non bisogna gettare la spugna proprio adesso. Ecco perché, in uno scenario di rabbia ed incredulità , c’è spazio anche per la speranza.
Per l’auspicio di archiviare la stagione al più presto possibile mettendo in cassaforte i punti necessari per difendere il calcio professionistico. Magari evitando il ricorso degli spareggi per non retrocedere. Lo stadio Angelo Massimino non sarà pieno anche in questa occasione, però l’affluenza potrebbe essere leggermente in aumento rispetto alle ultime apparizioni.
Chi non seguirà Catania-Andria dagli spalti, lo farà in segno di protesta verso società e squadra ma mantenendo viva la speranza di evitare il precipizio in Serie D e soffrendo per i colori rossoazzurri della Sicilia tanto quanto coloro che faranno il loro ingresso allo stadio. I tifosi rappresentano una famiglia, tutti amano il Catania, nella buona e nella cattiva sorte. Alla squadra il compito di mettere cuore e grinta sul rettangolo di gioco, assicurando il massimo impegno per condurre l’Elefante alla permanenza in Lega Pro.