Un’autentica finale di Champions, una finale di Coppa del Mondo. Questa era Paganese-Catania per la formazione rossoazzurra della Sicilia. Una partita molto ma molto determinante per le sorti dell’Elefante. Adesso il Catania è aggrappato alla speranza di evitare i playout battendo la Fidelis Andria e sperando, contemporaneamente, che Melfi e/o Matera facciano la loro parte contro Catanzaro e Monopoli.
Situazione estremamente difficile e delicata per un Catania che deve esclusivamente rimproverare se stesso per gli errori commessi, per avere gettato alle ortiche tante, troppe occasioni in ottica salvezza. A Pagani ci si attendeva qualcosa di più, un atteggiamento aggressivo ed intenso, una squadra che dimostrasse sul campo di essere propositiva, vincendo a tutti i costi.
Il pareggio a reti inviolate fa registrare passi indietro rispetto alla precedente trasferta di Benevento dove, invece, il Catania aveva ben figurato adottando il giusto atteggiamento sul rettangolo di gioco. Unitamente ad un approccio alla gara degno di nota. Non vincendo la “partita della vita ” in terra campana, il futuro è legato principalmente ai risultati di altre squadre. Uno scenario che avremmo preferito non vedere.