Tanti rossoazzurri in giro per l’Italia, e non solo. La maggioranza di loro dovrebbe essere riscattata dalle società che hanno beneficiato del diritto alle prestazioni sportive dei calciatori del Catania a titolo temporaneo. Analizziamo brevemente le esperienze dei giocatori di proprietà del club dell’Elefante più rappresentativi vissute in questi mesi:
Jean François Gillet: la scorsa estate è stato chiaro, l’esperto portiere belga desiderava fare ritorno in patria. Richiesta accolta, trovando il Catania l’accordo per la cessione di Gillet al Mechelen ancor prima che si conoscessero gli sviluppi dell’inchiesta ‘I Treni del Gol’. In Belgio si è messo in mostra come para rigori per eccellenza. Davvero una stagione molto positiva per lui, meritatamente convocato in Nazionale per gli Europei.
Bruno Petkovic: in difficoltà nella prima metà del campionato a Chiavari, mentre è cresciuto esponenzialmente nella sponda granata della Sicilia. Trapani sogna la promozione in Serie A, trascinata dai gol del giovane attaccante di proprietà del Catania finalmente esploso. Ai playoff il suo contributo potrebbe essere decisivo per le sorti del club trapanese. Sirene di mercato importantissime per lui, con addirittura la Juventus ad apprezzare il talento ed il potenziale del ragazzo.
Norbert Gyomber: pochissime apparizioni con la maglia della Roma, è stato anche convocato nella Nazionale maggiore slovacca. Spesse volte i tifosi giallorossi si sono interrogati sulla bontà dell’operazione che ha portato all’ingaggio del difensore del Catania. La società capitolina difficilmente lo riscatterà, ma il club etneo non faticherà a trovargli una nuova sistemazione.
Fabian Rinaudo: è tornato al Gimnasia La Plata, squadra a cui è sempre rimasto profondamente legato. Amato dalla tifoseria, il centrocampista argentino ha rappresentato un elemento cardine della squadra. Adesso sta per scadere il contratto di prestito al Gimnasia, che ha la facoltà di riscattare dal Catania la proprietà del cartellino. I costi dell’operazione, però, sono un ostacolo non semplice da superare. Non dovesse essere riscattato, comunque, i club interessati al giocatore non mancano.
Alessandro Rosina: giocatore prezioso nello scacchiere tattico del Bari. I biancorossi pugliesi si affidano prevalentemente alla sua fantasia, al suo estro ed alle giocate di un calciatore che dimostra di essere di categoria superiore. Ha scelto di sposare il progetto barese per conquistare la Serie A. Se dovesse centrare l’obiettivo, il Bari avrebbe l’obbligo di riscatto del cartellino di Rosina dal Catania. Ai playoff il contributo dell’ex Torino si potrà rivelare determinante.
Moses Odjer: forse l’unico acquisto azzeccato dell’ex dirigente rossoazzurro Pablo Cosentino. Un ragazzo di ottime prospettive, che già nella precedente stagione aveva lasciato intravedere potenzialità molto interessanti. Alla Salernitana, malgrado le difficoltà incontrate dalla compagine granata, il centrocampista ghanese ha vissuto un’esperienza positiva a livello personale. Anche importanti società di Serie A hanno messo gli occhi su di lui. Ed il Catania fiuta la possibilità concreta di monetizzare bene la futura cessione di Odjer.
Pietro Terracciano: ad inizio stagione finito nel mirino delle critiche, nel corso della sua esperienza con la maglia della Salernitana ha fatto abbastanza bene rivelandosi decisivo in determinate partite. Il prestito è biennale, possibile che i granata lo riscattino ma adesso bisognerà capire da quale categoria ripartirà la compagine campana, costretta a disputare i playout per stabilire il proprio futuro.
Kristjan Matosevic: ceduto in prestito alla Lazio, tra le fila della Primavera biancoceleste ha riscosso consensi. Anche società estere sulle tracce del giovane estremo difensore di proprietà del Catania. La Lazio valuta la possibilità di riconfermarlo nella prossima stagione, essendo rimasta favorevolmente impressionata dal contributo offerto dal ragazzo.
Emiliano Tortolano: contratto in scadenza nel 2017 per l’attaccante ora in forza al Melfi. Il suo desiderio è sempre stato quello di giocarsi una chance importante tra le fila del Catania, ma la società rossoazzurra lo ha ceduto sistematicamente in prestito in questi anni per fargli maturare esperienza. Al termine di una stagione abbastanza positiva a livello personale, farà momentaneo ritorno alla base.
Andrea Di Grazia: ad Agrigento lo hanno addirittura soprannominato il ‘Piccolo Dybala’. Quattro gol realizzati in biancoazzurro, uno dei quali proprio alla squadra della sua città, il Catania, in occasione del derby vinto dall’Akragas per 3-2. Esperienza molto positiva, lasciando un felice ricordo ai tifosi agrigentini.
Mattia Rossetti: ha concluso l’esperienza alla Lupa Castelli Romani con un gol all’attivo. Quando chiamato in causa, il ragazzo ha dato il suo contributo. In un complesso di squadra avente una cifra tecnica modesta, non è riuscito da solo a risollevare la Lupa ma ha acquisito minutaggio utile nel percorso di crescita.
Giuseppe Russo: troppi infortuni hanno pregiudicato il rendimento a Messina. Non un’esperienza esaltante per lui, quella nella sponda giallorossa della Sicilia.
Maks Barisic: qualche problema fisico lo ha frenato ma, nel complesso, ha fornito un valido contributo alla causa del Messina siglando anche due reti. Adesso il giocatore, che di sicuro non proseguirà l’avventura messinese, valuta la possibilità di fare il salto di qualità in Serie B nella prossima stagione.
Andrea De Rossi: praticamente non ha mai visto il campo nella stagione appena trascorsa, sia a Catania che ad Agrigento. Futuro che si presenta incerto. Il cartellino del duttile difensore romano, cugino del noto romanista Andrea, appartiene alla società rossoazzurra.
Loris Bacchetti: a Monopoli ha trovato lo spazio che non gli assicurava il Catania. A livello personale ha sbagliato poche partite, mettendosi anche in evidenza in zona gol. Il Catania dovrà decidere il futuro del difensore classe 1993.
Giuseppe Ficara: una sola presenza a Macerata, esperienza vissuta da secondo portiere per l’estremo difensore siciliano.