CATANIA: come cambiano i programmi a distanza di un anno?

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Davide Franco e Pierluigi Mancuso

Futuro incerto, la trattativa Bacco-Catania prosegue e cresce l’attesa tra i tifosi per capire quale sarà il futuro della società rossoazzurra. L’ambiente rossoazzurro vuole dimenticare in fretta le ultime disastrose annate, ha tirato un sospiro di sollievo dopo il raggiungimento della matematica salvezza e, adesso, chiede chiarezza.

A prescindere dalla cessione delle quote del Calcio Catania (fortemente voluta dalla tifoseria) o dalla continuità gestionale assicurata dalla proprietà attuale, i tifosi attendono, comprensibilmente, che si chiarisca a chiare lettere cosa prevede il programma societario in vista della prossima stagione e dei successivi anni.

E’ chiaro che, come più volte sottolineato, Catania non è una piazza da Lega Pro e non può svernare in questa categoria. L’anno scorso, dopo avere conosciuto i primi sviluppi dell’inchiesta “I Treni del gol” ed iscritto la squadra al campionato di terza serie, la società ha espressamente fissato l’obiettivo salvezza al primo anno, e di promozione al secondo.

Poi, a seguito delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’ex Presidente Pulvirenti anche nell’ambito del caso Windjet, un nuovo elemento di disturbo ha alterato gli equilibri già precari in casa rossoazzurra e posto un grosso punto interrogativo relativamente al presente ed agli obiettivi futuri. Adesso sarà interessante capire come cambiano i programmi a distanza di un anno. L’auspicio è che si possa davvero puntare subito alla disputa di un campionato di vertice.