CALCIO CATANIA: “Si soffre ma la salvezza è meritata, traguardo fondamentale”

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Come il Calcio Catania, attraverso il sito ufficiale, analizza la decisiva vittoria ottenuta contro la Fidelis Andria

Una permanenza in Lega Pro sofferta ma ampiamente meritata: è il frutto della dodicesima vittoria stagionale, quarta consecutiva tra le mura amiche e nona al “Massimino” in questo campionato. Il successo per 2-1 contro la Fidelis Andria consente infatti al Catania di agganciare in extremis il Monopoli al 13° posto, a quota 39: in virtù degli scontri diretti, la formazione allenata da Francesco Moriero è salva ed i biancoverdi pugliesi dovranno affrontare i playout. L’obiettivo stagionale è centrato dai rossazzurri grazie ad un rendimento da 7° posto sul rettangolo verde: raccolti 49 punti, per effetto di 12 vittorie e 13 pareggi a fronte di 9 sconfitte.
BERGAMELLI, PRIMA RETE CON LA MAGLIA DEL CATANIA – Calil, Nunzella, Russotto e Calderini portano i primi attacchi alla porta della Fidelis Andria, che gestisce senza patemi i tentativi della squadra dell’Elefante fino al 23°: sponda di Calil, irrompe Bergamelli che con un gran sinistro supera Cilli ed è 1-0. Per il centrale difensivo, tra i migliori rossazzurri della stagione, è il primo e pesantissimo gol con la maglia del Catania. La reazione ospite giunge al 43°: pregevole conclusione di Strambelli, pallone sotto l’incrocio e 1-1. Bombagi su punizione e Calil cercano il 2-1 prima dell’intervallo ma Cilli è attento.
RUSSOTTO FIRMA IL GOL DELLA SALVEZZA – Al 5° della ripresa, Russotto piazza la stoccata più importante della stagione, facendosi trovare pronto e concludendo imparabilmente al volo sull’assist di Calderini dalla fascia opposta. Andrea, con 6 reti in 25 presenze, si conferma fondamentale uomo-qualità e diviene miglior cannoniere del Catania nel girone di ritorno, avendo risolto in precedenza le sfide contro il Messina ed il Melfi. Plasmati prova successivamente ad abbattere le resistenze dell’Andria per mettere al sicuro il risultato ma nonostante la generosità non riesce e la sofferenza, pur gestita senza pericoli effettivi, si protrae fino al triplice fischio. C’è spazio per l’esordio di Francesco Felleca, in campo con lucidità ed attenzione nei roventi minuti finali. Poi, è gioia per un traguardo fondamentale.