Spesso Walter Zenga ha dovuto fare i conti con gli sfottò per la sua barba, dipinta con hennè come da tradizione del mondo degli Emirati Arabi. A tal proposito l’ex allenatore del Catania, reduce dall’esperienza alla Sampdoria culminata con l’esonero, rilascia alcune dichiarazioni ai microfoni di socialfc.it:
“Durante la mia prima esperienza qui, la mia società e i miei giocatori mi hanno fatto conoscere questa tradizione della barba che è propria degli Emirati Arabi. Era anche una forma di rispetto mostrarsi aperti, accoglienti. Mi è sempre piaciuto capire, conoscere, non limitarmi a fare lo straniero lontano dall’Italia. I giornali, i forum hanno quasi scritto più di questa barba che del mio calcio, ma non voglio accusare nessuno di provincialismo”.
“Sono io il primo a scherzare quando c’è qualcosa che fa sorridere, solo prendo atto che nei confronti dell’allenatore Walter Zenga la critica è stata sempre molto velenosa, anche a fronte di risultati che magari non lo avrebbero richiesto. Storia vecchia, comunque, io resto sinceramente tifoso della Sampdoria come ho provato a dire da subito, con il cuore, senza essere creduto. Pazienza, la vita va avanti e magari tornerò di nuovo nel calcio italiano con la mia barba, così chi vuole mi potrà dedicare qualche altro tweet…”.