CATANIA: cancellare Foggia e ripartire dalla vittoria nel derby

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Catania - Messina

La delusione per una sconfitta pesante e difficile da digerire per come è maturata, ma anche la consapevolezza che il Catania, oggi, sarebbe salvo e domenica affronterà un avversario teoricamente molto più abbordabile del Foggia. Urge ripartire dopo il brutto ko maturato allo stadio Zaccheria. Perdere in terra pugliese si poteva mettere in preventivo, anche se l’auspicio dei tifosi rossoazzurri era quello di assistere a ben altra prestazione.

Adesso, però, ogni attenzione deve necessariamente essere risolta alla successiva partita di campionato con la Lupa Castelli Romani. Ripartendo dall’ultimo successo casalingo ottenuto nel derby di Sicilia con il Messina, attraverso cui il Catania ha saputo lottare e stringere i denti, seppure non entusiasmando sul piano del gioco.

Proprio da questo l’Elefante deve ripartire. Dal carattere, dallo spirito di sacrificio e dalla grinta evidenziati nel derby. Quando mancano cinque giornate alla conclusione del campionato di Lega Pro, l’elemento che fa la differenza è la testa. Vietato perdere la calma in un momento così delicato per i colori rossoazzurri della Sicilia.

1 COMMENTO

  1. E’ sempre parecchio stucchevole questo Catania, che sembra più una squadra da oratorio che una formazione professionistica, sia pur del minimo professionistico quale è la Lega Pro.
    Piangere il latte versato sono lacrime perse: difficilmente il Catania salverà la categoria e questo è il frutto della disgraziata e cieca gestione degli ultimi tre anni.
    A questo punto occorre pensare seriamente a ricostruire su basi nuove fosse anche dai Dilettanti.
    La Società va venduta più ieri che domani: tutte le manfrine che riguardano garanzie reali, fideiussioni bancarie, solvibilità, intenzioni, programmi, ecc. se li tengano per propinarle a chi non ha ancora capito che il fallito Pulvirenti sta trascinando il Catania nel baratro dei suoi errori imprenditoriali.
    Buon senso ci dice che le comparvendite si perfezionano con il trasferimento del bene (Società nel ns. caso) dietro la corresponsione per intero di un prezzo. Pertanto tutte le storie e prudenze (ne avesse usate per le altre società del gruppo!) accampate prima di cedere sono falsità e paraventi. Semmai dovrebbe preoccuparsi il compratore, nel malaugurato caso che il Catania venisse risucchiato nel turbine dei fallimenti del gruppo, e non il venditore.
    Noi tifosi ci aspettiamo parole chiare e fatti concreti, e se nessuno veramente vuole acquistare che ci venga detto. Troppe parole e nascondimenti sibillini sono stati adoperati nel caso Catania. E intanto la torre sta crollando e niente e nessuno tenta seriamente di salvarla.
    Una risposta dai fatti, nessun commento a queste mie parole venga sprecato al di fuori di fatti concreti, perchè nè io nè tutti, dico tutti, gli altri tifosi credono più a questa squadra, a questa società, al suo patron, ai suoi incaricati e tecnici.

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