Assolutamente chiaro, netto ed inequivocabile che il Catania sia calato vertiginosamente dopo un avvio sprint in campionato. La partenza in Lega Pro lasciava presagire che la formazione rossoazzurra recitasse un ruolo da grande protagonista nonostante la robusta penalizzazione inflitta. Invece, ben presto il Catania ha accusato problemi di gioco e rendimento fino ad arrivare alla situazione attuale.
Merito del peso psicologico rappresentato dal dovere inseguire sempre la vittoria a tutti i costi, ma anche degli infortuni che spesso hanno attanagliato il Catania, ancora una volta dopo l’esperienza significativa della precedente stagione. E’ probabile che siano emersi, inoltre, problemi di natura atletica, perché non è possibile che questa squadra abbia fatto registrare un’involuzione così decisa. Nell’arco dei 90 minuti, da tempo non si evidenzia sul rettangolo di gioco un Catania arrembante e dedito alla corsa.
Vari giocatori non sono al 100% della condizione, altri non riescono a dare il massimo per diversi motivi. Si ricava l’impressione che, forse, la preparazione atletica portata avanti nella calda estate dei “Treni del Gol” e del continuo va e vieni di calciatori sia stata finalizzata ad arrivare alle battute iniziali del campionato con uno sprint notevole, allo scopo di azzerare al più presto la penalità. Magari, oggi, il Catania paga questa partenza sommata alle altre circostanze sopra menzionate.
Sta di fatto che i rossoazzurri non corrono o, perlomeno, lo fanno solo a sprazzi sul rettangolo di gioco, da diversi mesi a questa parte. Per sopperire ad eventuali mancanze di questo tipo serviranno primariamente, allora, la testa ed il cuore, con poche giornate al termine di un campionato ricco di ostacoli ed insidie.
