Presunta associazione a delinquere nell’ambito di un’indagine che ha origine a Siracusa e riguarda una complessa vicenda di riciclaggio di assegni e di truffe a società finanziarie ed istituti di credito della provincia aretusea. L’attività investigativa ha permesso di individuare un’associazione composta da 11 soggetti operanti su tutto il territorio nazionale (Siracusa, Catania, Roma, Ravenna, Reggio Emilia, Milano, Monza – Brianza e Varese).
Il G.I.P. Giuseppe Tripi ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali, consistite in quattro misura di custodia in carcere, quattro arresti domiciliari e tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Catania sarebbe la sede della gestione informatica. assicurata dal catanese Messina Antonino Agatino (1974), sottoposto alla custodia in carcere. Aveva il compito di decriptare i codici acquisiti illecitamente delle carte di credito degli ignari possessori, attraverso un’apparecchiatura posizionata sui P.O.S. di commercianti compiacenti.
Le modalità operative utilizzate dall’organizzazione consistevano nell’acquisizione illecita dei codici attraverso apparecchiature installate sui POS di commercianti compiacenti, nonché nell’inserimento dei numeri di codice, su una nuova carta al fine di nuovo utilizzo apparentemente lecito, nella ricerca di esercizi commerciali compiacenti, per strisciare le carte nel relativo POS ed ottenere la disponibilità di ingenti somme sui conti correnti legati al POS.
Alla fine, veniva monetizzata la “strisciata”, tramite il titolare del negozio che si recava in banca a prelevare, dividendo il ricavato secondo percentuali stabilite. Sarebbe coinvolto nella vicenda anche il Presidente del Lecco Calcio Bizzozero Daniele (1950), agli arresti domiciliari.
Riportiamo di seguito proprio l’intercettazione telefonica tra Messina e Bizzozero: