Non che il Catania abbia entusiasmato sul piano del gioco, ma lo spirito di squadra evidenziato in campo è piaciuto. Importante sottolineare, inoltre, la generosità del Melfi che, pur palesando limiti tecnici rivelatisi determinanti ai fini del mantenimento di una posizione di classifica deficitaria, ha assicurato impegno, dinamismo e grinta allo stadio Massimino. Al triplice fischio dell’arbitro, l’atteggiamento del Catania e la maggiore qualità dei singoli rossoazzurri ha fatto la differenza.
Lo stesso gol messo a segno da Russotto è nato da una disattenzione difensiva melfitana evidente, ma anche da una pregevole intuizione del giocatore romano abile, poi, a scaricare in rete un pallone che non ha lasciato scampo al malcapitato portiere gialloverde. Il Catania avrebbe potuto chiudere a più riprese la partita ma, al solito, è venuta a mancare la necessaria lucidità sottoporta. Ritrovando compattezza di gruppo e dedizione al sacrificio, unitamente alla qualità dei singoli, però, la salvezza è più vicina.