Coraggio. Una parola che non può essere minimizzata. Soprattutto se si parla di Catania, cioè di una squadra che ha avuto certamente i suoi demeriti ma anche pagando problematiche esterne. Vedi la robusta penalizzazione inflitta, mettiamoci pure le tante voci sull’incertezza societaria circolate in questi mesi, oltre alla mancanza di gioco e risultati che hanno alimentato un circolo vizioso.
Adesso che i rossoazzurri si apprestano ad affrontare il Melfi tra le mura amiche e mancano tre giornate alla conclusione del girone C del campionato di Lega Pro, il coraggio dovrà essere l’arma in più a disposizione del Catania. Di un Elefante spesso intimorito di fronte alle avversità ed alla continua e sistematica ricerca della vittoria a tutti i costi.
Vincere, innegabilmente, conta parecchio questo pomeriggio contro il Melfi. Ma non si può pensare di farlo non scendendo coraggiosamente in campo. Giusto avere massimo rispetto di tutti gli avversari, a maggior ragione questo Melfi che attraversa un buon momento di forma e sa di dovere provare a vincere per sperare di evitare i playout.
Ma si gioca allo stadio Angelo Massimino, il Catania vanta una tradizione e cultura sportiva rilevante con tutto il rispetto per la giovane compagine melfitana. Fin dai primi minuti di gioco, gli etnei dimostrino di che pasta sono realmente fatti e vadano coraggiosamente avanti verso il raggiungimento dell’obiettivo: la conquista dei tre punti contro il Melfi, avvicinando la salvezza.