17 partecipazioni in Serie A, 34 in B, 10 nel campionato di Serie C, 11 in C1, 4 in C2 e, in questa stagione, prima partecipazione in Lega Pro. Complessivamente il Catania ha disputato nella sua storia 77 campionati professionistici e dal 1995 difende il professionismo, a conclusione di una cavalcata che lo ha riportato nella massima categoria dopo oltre vent’anni di attesa per poi arrivare tristemente ai giorni nostri. Quest’anno il Catania ha il compito di salvare proprio quel calcio professionistico che ha fatto la storia del club rossoazzurro, nel bene e nel male, all’interno di un percorso caratterizzato da momenti di esaltazione, depressione, sfiducia, euforia e quant’altro. Con gente che ha perso la vita per il Catania, allo scopo di portare sempre avanti la passione rossoazzurra.
Tanti anni di professionismo non si possono gettare alle ortiche proprio adesso che i tifosi, dopo le ultime disastrose annate, sperano in un futuro che possa rilanciare il calcio ai piedi dell’Etna. Retrocedere nei dilettanti significherebbe compiere un ulteriore passo indietro ed infliggere un colpo durissimo ad una città, una tifoseria, meritevoli di ben altri palcoscenici. Oggi il Catania sarebbe salvo, ma mancano quattro giornate alla conclusione del torneo di Lega Pro e difendere la categoria rappresenta un atto di responsabilità nei confronti di chi ama il Catania, di chi soffre e conosce fino in fondo il significato di quei colori rossoazzurri che rappresentano l’Elefante. Un Elefante in affanno ma che proprio nei momenti di grande difficoltà, come la storia insegna, ha saputo risollevarsi. Dovrà essere così anche adesso, a sostegno di una grande città ed una tifoseria speciale.