Vittoria risicata per il Catania contro la Lupa Castelli Romani. A pochi minuti dal 90′ ci pensa Gianvito Plasmati a regalare i tre punti ai rossoazzurri. Ritmi blandi sul rettangolo di gioco ed errori in quantità industriale. Poche le conclusioni nello specchio della porta. I laziali denotano limiti tecnici piuttosto evidenti ma, sotto il profilo dell’impegno, non sfigurano affatto in uno stadio semi-vuoto. Nel quarto d’ora finale i rossoazzurri evidenziano un pizzico d’orgoglio e, alla fine, riescono a perforare la difesa avversaria. Prestazione, comunque, tutt’altro che eccelsa.
Il primo tempo è tutto concentrato in un’incornata di Ferrario sugli sviluppi di un corner, con palla a lato da posizione favorevolissima, ed in una conclusione centrale di Bombagi respinta dal portiere amarantoceleste. Per il resto, poco o nulla. Ripresa sulla falsariga della prima frazione. Si registra un tiraccio di Nunzella, ma anche l’unica vera occasione da gol della Lupa con Morbidelli che avrebbe potuto fare molto meglio e, invece, ha concluso debolmente in area.
Alla mezz’ora Russotto, solo davanti al portiere, sbaglia tutto. Mister Moriero si gioca le carte Calderini e Plasmati passando al 4-2-4, finalmente al 41′ del secondo tempo il “Gigante” di Matera deposita la palla in fondo al sacco. Pochi istanti dopo, Castiglia sbaglia praticamente un rigore in movimento. Allo scadere dei cinque minuti di recupero, giunge puntuale il triplice fischio dell’arbitro che sancisce l’1-0 etneo, fondamentale in chiave salvezza. Ma tanta, troppa fatica per il Catania che vince ma non convince.
