Una domenica veramente pesante, già la partita alle 14 è una vera chiavica, non ne ho mai capito il motivo, dispone male l’animo pranzare di fretta e lasciare i cari di corsa è sgradevole.
Abbiamo beccato un’ora abbondante di pioggerellina del tipo “assuppa viddanu”, gli spalti semi deserti anche perché molti si riparavano, un’atmosfera surreale con sfumature di squallido, che peccato con una tifoseria tanto affezionata.
Il mood principale a gara in corso era “non importa come ma dobbiamo vincere a tutti i costi”. I tifosi intorno a me nella Nord stuzzicati sul tema di come stiamo giocando così si sono espressi, infatti quello che succedeva in campo era secondario, il must di giornata era “si deve vincere”.
E la squadra avrebbe meritato ampiamente di mettere sotto la rognosa Juve Stabia, finalmente il centrocampo con un terminale offensivo ha prodotto molta più verticalità rispetto allo stancante fraseggio finora adottato nel recente passato, con Bombagi che si è fatto valere tanto che la legge dell’ex si è attuata grazie al suo impegno e capacità di affondare con vera efficacia.
Ma la sensazione, la nota di disagio collettiva è legata a fatti che io non so ma che sembrano attanagliare elementi come Calil che ha sbagliato semplici appoggi in rete da vero dilettante quale credo non sia.
Fortunatamente la frenesia inconcludente di certe fasi viste a Martina Franca e con la Casertana non ammorbava la manovra, gli assist di Russotto e Garufo meritavano ben altra sorte.
Non riesco a produrre niente di sorridente, domenica tutti siamo usciti mestamente dal campo, i tifosi non hanno più manco la forza di fischiare, del resto i ragazzi si sono battuti e solo l’inconcludenza di Caetano non ci ha regalato la vittoria. Sull’inamovibilità del capitano c’è da dissentire con la guida tecnica: se ha le pile scariche che giochi Lupoli che mostra voglia e morde il campo, ma 10 minuti sono niente per potersi esprimere e integrare.
Durante la risalita verso casa passando da Piazza Bonadies, solo facce tristi e battute come “c’è qualcosa che non va!”, “non è possibile fallire occasioni così!”, “anche un bambino saprebbe appoggiare in rete quei palloni”, “cosa succede dietro le quinte?”.
In riunione collettiva alcuni tifosi hanno deciso di riesumare per ingaggiarlo lo spirito di Sherlock Holmes che, con l’aiuto di Diabolik, si interessino delle cause oscure del male che attanaglia la squadra dell’Elefante.
Con il rigore fallito con il Monopoli, la ciabattata verticalizzata con la Casertana e le traiettorie allucinanti di Caetano con la Juve Stabia, almeno cinque punti sono andati nel pozzo nero.
Non voglio arrendermi smagnetizzati questi fatti inconcepibili, normalità direbbe Catanzaro e Monopoli non sono lontane, ma quando torneremo a vincere?
Dai Moriero, dai rimuovi chi al momento non può dare. Nessuno si offenderà e la situazione sembra imporlo!