SORRENTINO: “Massimino, ricordo sempre vivo. Avrei potuto allenare il Catania…”

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Roberto Sorrentino

Roberto Sorrentino, ex portiere del Catania, ricorda Angelo Massimino, il Presidentissimo. Questo il suo pensiero ai microfoni del sito ufficiale di Gianluca Di Marzio:

“Subito entrai nelle grazie del presidente, tanto è vero che già al secondo anno mi diede la possibilità di fare il capitano. C’è sempre stato un grande feeling tra di noi, litigavamo per eventuali situazioni di squadra o di società ma comunque tutto si risolveva bonariamente. Era un rapporto che andava al di là del calcio. Come presidente era molto presente, diciamo che era un pò padre-padrone, ma a quei tempi erano molti a comportarsi così. Era un bonaccione, io mi ricordo che mi chiamava e parlavamo da soli ore e ore, tra di noi c’era una stima reciproca difficile da misurare”.

“Ricordo anche che quando andai via da Catania dopo 5 anni, fece di tutto per trattenermi ma, quando capii che ormai la decisione era presa, mi disse: ‘quando vuoi ritornare, per te le porte sono aperte’. Ci fu un anno, quando il Catania era in C2, in cui l’allora allenatore Russo consigliò al presidente Massimino di scegliere me come suo successore. Ci fu un contatto e, senza quel tragico incidente che se lo portò via, probabilmente l’anno successivo sarei stato l’allenatore del Catania”.

“4 marzo 1996? Mancavano sette giorni ad una partita per me ‘speciale’, la mia prima volta da allenatore contro il Catania. Allenavo il Fasano e quel lunedì mi fecero un’intervista per sottolineare questa particolare situazione che avrei vissuto, affrontando da avversario i rossoazzurri. Sbrigai il tutto e, nel pomeriggio, ricevetti un’altra telefonata, durante la quale mi chiesero altre dichiarazioni. In un primo momento non capii, pensavo non avessero registrato quelle precedenti. Invece mi dissero che avremmo dovuto cambiare il senso dell’intervista perchè, qualche minuto prima, il presidente Massimino era rimasto vittima di un incidente”.

“Chiesi subito l’autorizzazione alla società per poter presenziare ai funerali: fu un momento straziante, i tifosi accorsi erano più di 10.000. Tornai a Fasano il venerdì, con la partita che si sarebbe dovuta tenere domenica. Ricordo che i supporters catanesi che vennero al seguito della squadra, mi dicevano ‘Dai mister Sorrentino facci vincere in onore del presidente’. Io però da professionista rifiutai in virtù della stima che avevo per Angelo Massimino e per dimostrare che non si era sbagliato sul mio conto. Questo però non vuol dire che l’affetto andava scemando, tutt’altro. Da quel momento il suo ricordo è rimasto per sempre vivo in me”.