Idee chiare, la consapevolezza di giocarsi una importante occasione per la carriera, entusiasmo, grinta e voglia spasmodica di trascinare il Catania verso la salvezza in questo delicato finale di stagione. C’è curiosità tra gli addetti ai lavori e la tifoseria rossoazzurra circa il contributo che potrà offrire alla causa dell’Elefante Francesco Moriero. Sta al campo verificare il lavoro svolto da Moriero. Poi, a fine campionato, si traccerà un bilancio dell’ex tecnico del Catanzaro con il contratto che andrà in scadenza e, chissà, potrebbe essere rinnovato qualora le cose andassero per il verso giusto.
Ora, ciò che più conta, è risollevare le sorti della squadra. A prescindere dalle vicende che esulano dal rettangolo di gioco perché va difeso il calcio professionistico, obiettivo assolutamente prioritario in casa etnea. Così come è altrettanto importante azzerare le difficoltà incontrate negli ultimi mesi. Tornando i risultati, Moriero invoglierebbe anche tutti quei tifosi comprensibilmente delusi ed amareggiati per le ultime annate vissute, lo scandalo estivo dei ‘Treni del Gol’ che ha concretizzato il triplo salto all’indietro dalla Serie A alla Lega Pro. E ripristinerebbe l’entusiasmo di una piazza pur sempre innamorato del Catania ma mortificata nel cuore e nell’anima.
La passione per i colori rossoazzurri è e rimarrà sempre immutata, ma va riconquistata la fiducia di tanti tifosi afflitti dalla mancanza di risultati e dalle prestazioni di una squadra parsa spenta negli ultimi mesi, priva di mordente, della necessaria umiltà e di spirito di sacrificio, caratteristiche troppo importanti in qualsiasi categoria. Specie in Lega Pro ed in una piazza come Catania. A Moriero il compito di ricompattare l’ambiente e di riavvicinare il pubblico catanese restituendo al Catania l’identità di una squadra capace, combattiva e fiera di rappresentare una città degna di altri palcoscenici.