Catania con l’acqua alla gola, Messina virtualmente salvo. Basterà questo per fare pendere l’ago della bilancia in direzione rossoazzurra? Se è vero che i peloritani credono sotto sotto nella possibilità di un collocamento in zona playoff, non è detto che sia il Catania ad assicurare maggiori motivazioni sul rettangolo di gioco.
Teoricamente, però, quando lotti per la “sopravvivenza” subentra un notevole spirito di rivalsa, si registra quell’ardore agonistico, quella voglia di mettere qualcosa di più sul rettangolo di gioco pur di mettere in salvo la propria pelle. Purtroppo nelle ultime partite il Catania è mancato proprio dal punto di vista caratteriale.
Ad esempio non riuscendo a rimontare sul campo del Martina Franca, non gestendo nel migliore dei modi il prezioso vantaggio casalingo con la Juve Stabia e svegliandosi in ritardo ad Agrigento. Adesso che mancano sette giornate alla conclusione del campionato, l’auspicio è che il Catania tiri fuori l’orgoglio. Assicurando quel quid fondamentale per uscire dalle sabbie mobili della classifica, anche con un pizzico di fortuna in più.
Il Messina, dal canto suo, ci terrà a ben figurare anche perché si tratta di un derby particolarmente sentito in terra peloritana. I giallorossi, peraltro, non vincono ai piedi dell’Etna dagli anni ’50. Questo pomeriggio le motivazioni giocheranno un ruolo fondamentale allo stadio Massimino. Ma è soprattutto il Catania che non può permettersi di sbagliare.