Mister Moriero ci riprova con il 4-3-3 iniziale. Ad Agrigento il sistema di gioco in questione non ha destato impressioni particolarmente positive, così come l’impiego di Bombagi nel ruolo di esterno offensivo nel tridente era parsa una scelta poco felice. L’ex giocatore della Juve Stabia, assente invece contro il Messina, è stato rimpiazzato da Russotto.
Nel primo tempo ha fatto poco il Catania per impensierire i giallorossi. Il tridente offensivo era troppo prevedibile ed in mezzo al campo la palla circolava lentamente. Questo rendeva le cose più agevoli ai peloritani che trovavano sempre il giusto piazzamento. Il rigore trasformato da Calil non ha cancellato le difficoltà dei primi 45 minuti. Nella ripresa, invece, dopo il pareggio di Gustavo Moriero ha ripristinato il 4-2-3-1 e la manovra ne ha beneficiato in termini di fluidità e rapidità di esecuzione.
Il Catania ha cominciato a creare concreti imbarazzi alla retroguardia messinese attraverso cambi di gioco immediati ed efficienti. La squadra pare abbia assunto una connotazione tattica positiva con due mediani e tre calciatori alle spalle dell’unica punta. Decisivo, quindi, sembrerebbe il passaggio al 4-2-3-1. Fermo restando che c’è ancora tanto da migliorare sul piano dell’espressione di gioco.