Sono passati diversi mesi da quel Catania-Ischia Isolaverde che ha visto la formazione rossoazzurra trionfare allo stadio Angelo Massimino. Era un altro Catania, una squadra che metteva sul campo tanta grinta e carattere intimorendo qualsiasi avversario attraverso il sostegno massiccio della tifoseria etnea. In quella squadra militava Andrea Di Grazia, attaccante ancora di proprietà del club rossoazzurro.
Di Grazia fece il suo ingresso in campo nel finale di gara servendo un delizioso assist a beneficio di Caetano Calil per il gol del definitivo 4-2. Partita chiusa e Di Grazia ne approfittò per correre sotto la Curva Sud ed esultare battendo i pugni sul petto. Per lui, catanese doc, fu una grande emozione. Da allora a domenica sono cambiate tante cose. Il Catania è in piena crisi di risultati, l’allenatore degli etnei non è più Giuseppe Pancaro, Di Grazia milita nell’Akragas e domenica è andato a segno proprio contro la squadra della sua città.
Contribuendo ulteriormente a complicare le cose nell’ambiente rossoazzurro. Il gol del 2-0 nel derby ha un valore notevole per il ragazzo classe 1996, soprannominato il “Dybala d’Agrigento”. Palla conquistata a centrocampo, difesa catanese che va completamente in tilt, lui fa tutto da solo e poi, a tu per tu con Liverani, con una conclusione debole ma precisa ed efficace deposita il pallone in fondo al sacco.
Un gol triste per averlo rifilato al Catania, squadra di cui è anche tifoso, ma esaltante perché ha regalato un pomeriggio di festa al popolo agrigentino. Una rete che sa anche di “vendetta”, come da lui stesso ammesso in sala stampa, verso chi non ha creduto abbastanza nelle sue capacità. Dall’esultanza sotto la Sud del ‘Massimino’ alla realizzazione di un gol proprio contro il Catania. Di Grazia si prende le soddisfazioni che merita e, intanto, sale a quota quattro marcature in biancoazzurro.