Situazione delicata e difficile in casa Catania. L’attesa svolta non è arrivata con l’ingaggio di Francesco Moriero, almeno nell’immediato. A Martina Franca i rossoazzurri sono incappati in una nuova sconfitta, resa ancora più grave dal fatto che è maturata in occasione di uno scontro diretto per la salvezza. Se poi ci si rende conto che il ko sia stato accompagnato da una prestazione al di sotto delle attese e che la squadra dell’Elefante abbia chiaramente manifestato segnali di nervosismo, allora il quadro è completo.
Emblema dello stato di agitazione presente nel gruppo, i vari battibecchi di qualche giocatore etneo con gli avversari in determinate situazioni di gioco. In questo senso, evidentemente, molto dipende dal momento di difficoltà attraversato dal Catania. A generare tensione anche le decisioni arbitrali che non sempre si sono rivelate convincenti nell’economia della gara.
Vedi la mancata concessione di un calcio di rigore solare ai rossoazzurri. Questo non deve, tuttavia, essere un alibi. Il nervosismo c’è perché il Catania fatica a risollevarsi. Le prossime partite saranno decisive in proposito e Moriero dovrà lavorare soprattutto sulla testa, per sbloccare un Catania fragile primariamente sotto il profilo psicologico.
