Alberto Aladje Gomes de Pina, conosciuto semplicemente come Aladje, e Mamadou Yaye Kanoute (nella foto, ndr). Guineense naturalizzato portoghese il primo, senegalese il secondo ma entrambi classe 1993 e di professione attaccanti. Il Catania ha dovuto, purtroppo, fare i conti con il loro prezioso contributo offerto sabato pomeriggio allo stadio Mazzella.
La difesa rossoazzurra, che da diverse partite si era contraddistinta per i progressi evidenziati, si è sciolta come neve al sole in terra campana. Merito soprattutto delle due punte dell’Ischia Isolaverde. Kanoute, attuale bomber gialloblu con sei reti all’attivo, si è rivelato molto utile non soltanto in fase realizzativa ma anche per la spiccata capacità di aggredire gli spazi e velocizzare la manovra d’attacco.
Gomes, invece, si fa preferire per la prestanza fisica. La retroguardia catanese, in particolar modo i centrali difensivi, hanno saggiato l’efficienza ed il grado di compatibilità degli attaccanti gialloblu subendone spesso l’iniziativa. Soprattutto nel secondo tempo, quando il Catania attaccava confusamente nella speranza di tornare in partita. I due costituiscono un tandem ben assortito nella corsa alla permanenza in Lega Pro.
