In questi mesi, malgrado la penalizzazione, c’era chi tra tifosi, giornalisti ed addetti ai lavori ipotizzava che il Catania potesse risalire la classifica fino a provare ad effettuare un tentativo per l’assalto dei Playoff. La realtà dei fatti dopo 22 giornate di campionato nel girone C di Lega Pro dice, purtroppo, tutt’altro. Il Catania oggi sarebbe salvo ma è rimasto nei bassifondi della classifica e potrebbe essere destinato a soffrire fino alla fine proseguendo con il rendimento attuale.
Decisamente poco rispetto al potenziale effettivo di questa squadra, comunque martoriata da vicende giudiziarie, penalità e vivendo ogni giorno con dubbi relativi al futuro societario. I prossimi mesi saranno molto caldi per la salvezza ed è indispensabile che il Catania dia fondo alle proprie energie per tirarsi al più presto fuori da una situazione di classifica delicata.
Sei le partite che rimangono da disputare allo stadio Angelo Massimino, dove il fattore casalingo sta venendo a mancare da un po’ di tempo e, d’ora in avanti, va ritrovato. Sei saranno anche le gare da disputare in trasferta. Catanzaro sarà la prima tappa fondamentale per la salvezza, poi i rossoazzurri ospiteranno una Casertana che sembra in calo ma è pur sempre un avversario di prima fascia.
Successivamente, altro scontro salvezza sul campo del Martina Franca, e sfide cruciali sotto questo profilo anche al cospetto di Juve Stabia, Akragas e Messina. In seguito si renderà visita al forte Foggia di De Zerbi, prima di affrontare la Lupa Castelli Romani in occasione di un nuovo scontro salvezza e di recarsi sul difficile campo di Benevento.
Infine, ulteriori scontri validi per la permanenza in Lega Pro con Melfi e Paganese, rispettivamente in casa e lontano dal “Massimino”, prima di concludere tra le mura amiche contro una Fidelis Andria che, forse, a quel punto potrebbe non avere più nulla da chiedere al campionato. Mancano 12 incontri alla fine della stagione, il Catania può e deve fare qualcosa di più per evitare gravi danni alla classifica.
