Importante passo in avanti per il Catania in chiave salvezza, a seguito della vittoriosa gara casalinga con il Matera. Una partita vinta con sofferenza, che ha visto i ragazzi di Pancaro sapere stringere i denti nel momento decisivo del confronto. 2-1 il risultato finale e Playout poco più distanti.
Adesso che si avvicina il ritorno dei rossoazzurri in trasferta, l’intento non può che essere quello di proseguire sulla strada della continuità. Fondamentale una nuova affermazione per allontanarsi ulteriormente dalla zona a rischio della classifica, compiendo un secondo passo verso la scalata.
Ischia è un campo ostico, il Catania troverà un ambiente caldo che si sta ricompattando, un avversario rinforzato in sede di calciomercato che venderà cara la pelle e speranzoso che, in coincidenza con l’impegno di sabato col Catania, dia inizio ad un vero e proprio nuovo campionato per cercare di difendere in qualsiasi modo il calcio professionistico.
Tecnicamente e qualitativamente la formazione dell’Elefante non si discute. Sulla carta la superiorità del Catania c’è e dovrebbe far pendere l’ago della bilancia verso i rossoazzurri. Spesso però nel calcio, soprattutto quello moderno, la carta assume una valenza relativa. Specie in Lega Pro dove, in misura più ampia rispetto ad altri campionati, contano la fame, la cattiveria agonistica ed il giusto approccio.
Indubbiamente il successo di domenica scorsa ha restituito un pizzico di sorriso in più al Catania, in qualche modo distratto dal calciomercato ma, soprattutto, dal caso Windjet. Non facile isolare la squadra da fattori che non si conciliano con il calcio giocato, eppure il Catania ha inviato segnali positivi e la dirigenza prosegue con costanza il lavoro portato avanti dall’inizio della stagione.
Sabato c’è il palio la seconda vittoria consecutiva nell’ottica di proseguire la scalata. Fare bottino pieno ad Ischia non sarà semplice, poiché non esistono gare agevoli soprattutto in questa fase del campionato in cui i punti pesano oltremodo. Un Catania che sta moralmente meglio può fare la differenza al “Mazzella”. A patto che non si smarrisca la strada dell’umiltà e della consapevolezza dei propri mezzi.