Giuseppe Pancaro: “Le ragioni che mi fanno pensare positivamente per il futuro? Personalmente sono convinto che riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo, ovvero la salvezza. Sapevamo tutti che sarebbe stato difficile ma ribadisco che con questa squadra riusciremo a centrare la salvezza. Se sento la fiducia da parte dei giocatori e della dirigenza? Sì, anche se la domanda dovrebbe essere rivolta direttamente a loro. Non ho mai pensato alla parola ‘dimissioni’, altrimenti non avrei accettato sin dall’inizio questa sfida, perché tutti già sapevamo che sarebbe stata difficile. Avremmo preferito trovarci in una situazione ben differente ma mancano ancora 10 partite e quindi ci sono 30 punti a disposizione. Ripeto, rimango della convinzione che riusciremo a centrare l’obiettivo per il quale sono stato chiamato.
“Vista la particolare situazione legata alle defezioni, è necessario che con tutti i giocatori a disposizione ci compattiamo ed, inoltre, dobbiamo dare di più per raggiungere il nostro obiettivo. In questo momento capisco i tifosi, l’unica via d’uscita è certamente quella di tornare a fare punti. Dobbiamo essere bravi noi con i risultati a riportarli dalla nostra parte. Cosa sta succedendo alla squadra? Dipende da tante cose, però in questo momento mi pare controproducente accampare alibi e cercare scuse. Noi dobbiamo solamente pensare a tirarci fuori il prima possibile da questa situazione. Sono convinto che possediamo tutti i mezzi necessari per superare questo stato di cose. Dobbiamo riprendere a lavorare con maggiore rabbia e forza ed ancora più compatti ed uniti di prima”.
“Sono perfettamente cosciente del fatto che quello attuale sia uno dei momenti più critici della storia del calcio catanese. E proprio per questo motivo è necessario ricompattarsi. C’è bisogno dell’apporto di tutti per il bene del Catania. Quando sono arrivato qui ho posto il Catania come obiettivo prioritario della mia vita. Se io mi dovessi accorgere di essere il problema me ne andrei subito. A maggior ragione quando si perde in casa, non è mia intenzione ricercare degli alibi. Gli avversari sono stati più bravi di noi e questo non deve mai succedere. Qualche occasione, specialmente nel secondo tempo, l’abbiamo avuta però si trattava di una partita che non avremmo dovuto perdere e adesso occorre pensare esclusivamente a ripartire, senza ricercare colpevoli o responsabili. Anzi, il primo responsabile sono io in quanto allenatore della squadra”.
Stefano Ferrario: “Credo che oggi il problema più evidente sia stato quello di non riuscire a buttarla dentro. Se si guarda alle nostre occasioni nell’arco della partita, due palle gol nel primo tempo ed altrettante nel secondo. E’ un problema risolvibile, anche perché le occasioni le creiamo ed è necessario sbloccarsi per riuscire ad ottenere risultati positivi da qui fino alla fine del campionato. La nostra ultima vittoria è stata quella contro il Matera, per cui si tratta di una striscia negativa relativamente breve. Non nascondendoci dietro ad un dito, la delusione da parte nostra è tanta perché oggi avremmo dovuto vincere. Adesso non ci resta che rimboccarci le maniche e pensare alla prossima partita. Probabilmente nessuno a Catania pensava che si potesse concretizzare un campionato di questo tipo. E’ necessario ricompattare l’ambiente”.
“Posso garantire al 100% che sia il gruppo che la società stanno con l’allenatore. Siamo un gruppo unito in questo momento e dobbiamo rimanere così se vogliamo raggiungere l’obiettivo. Non ci devono essere crepe. Non do voti alla prestazione odierna. Sono deluso e nello stesso tempo ho un pizzico di fiducia perché oggi, comunque, nel secondo tempo siamo riusciti a tenerli nella loro metà campo. Anche se questo era un pò inevitabile a causa del loro uomo in meno. Non serve pensare ad attribuire un voto alla prestazione ma solo a lavorare in vista della prossima partita”.
“Vedendo la classifica sono assolutamente fiducioso. Non si tratta di una sconfitta che ci fa perdere la fiducia in noi stessi, anche perché altrimenti non potremmo fare questo lavoro. Semplicemente siamo un po’ tutti delusi, sentimento peraltro condiviso con parecchie persone oggi, però non ci fasciamo più di tanto la testa. Come spiegare il primo tempo di oggi? Siamo partiti con qualche difficoltà mentre loro, al contrario, con maggiore grinta ed intensità di noi. Poi abbiamo avuto qualche occasione con Calil. Loro avevano una linea difensiva piuttosto alta ed, infatti, molte volte arrancavano dietro. Nel primo tempo ce la siamo giocata, successivamente nel secondo tempo i campani sono andati in difficoltà a causa dell’inferiorità numerica”.
“Credo che noi, atleticamente, non abbiamo avuto nulla di inferiore rispetto ai giocatori della Casertana. Ovviamente è diverso il discorso relativo ad altri miei compagni per cui qualche serie di infortuni non consente loro di avere continuità e condizione atletica tali da poter garantire un impatto alla partita come altre squadre”.