“Chi ben comincia è a metà dell’opera”. Proverbio usato per mettere in evidenza l’importanza di iniziare sempre con impegno qualsiasi lavoro, onde avere maggiori probabilità di riuscita. In questo senso la speranza che le prime partite del campionato di Lega Pro rappresentassero l’avvio di un percorso importante, sono svanite con il passare del tempo.
Via via il Catania ha smarrito gioco, risultati e, soprattutto, certezze faticando a superare i successivi ostacoli. A cominciare dalla trasferta di Caserta che sancì il primo ko del campionato. Da lì, un susseguirsi di alti e bassi fino ad arrivare ai giorni nostri, allo smarrimento di una propria identità, alle fatiche sul piano delle prestazioni, all’infermeria spesso piena ed ai fischi sonori del pubblico che non gradisce lo spettacolo offerto.
Il Catania, pur cominciando bene il campionato, è rimasto distante dal conseguimento dell’obiettivo di risalire la classifica. E pensare che spesso veniva tenuta in grande considerazione la possibilità di centrare i Playoff. La realtà dei fatti, purtroppo, dice che la classifica è da incubo ed il Catania, a dieci giornate dalla fine, è in piena lotta per evitare gli spareggi per non retrocedere.
Uno scenario che, obiettivamente, preoccupa non poco la tifoseria rossoazzurra. Ancora di più se si considerano i ritmi blandi frequentemente evidenziati in campo, le difficoltà psicologiche e caratteriali emerse da una squadra che necessita di rivitalizzarsi. L’opera è ancora lontana dall’essere compiuta.