Catania che non si risolleva. I tre punti, invece, vanno alla Casertana che vince di misura allo stadio Angelo Massimino. Un brutto Catania esce meritatamente sconfitto dal confronto con i rossoblu, tra i fischi sonori del pubblico.
Al 4′ cross dalla sinistra, di testa Nunzella serve involontariamente Mangiacasale, il tiro di quest’ultimo viene respinto sulla traversa da Liverani che, poi, blocca la sfera. Scorrono altri 13 minuti per assistere ad una nuova chiara opportunità per andare a segno. Azione sviluppata da Di Cecco e Calderini, l’assist di quest’ultimo per Calil che, a tu per tu con Gragnaniello, si fa respingere la conclusione.
Alla mezz’ora si fa viva con più insistenza la formazione ospite. Al 28′ attraverso un tiro da fuori di Agyei parato da Liverani. Qualche minuto dopo, sugli sviluppi di un calcio di punizione per fallo ingenuamente commesso da Ferrario, di testa sbuca De Angelis in area e deposita la palla in fondo al sacco per lo 0-1.
Al 37′ tenta la reazione il Catania. Calcio di punizione di Russotto dal lato sinistro del campo, palla in mezzo che rimbalza pericolosamente nell’area di rigore casertana e finisce di pochissimo a lato. A pochi minuti dal 45′, Russotto si accentra e conclude in porta. Facile parata di Gragnaniello. Etnei confusi, lenti e prevedibili nella prima frazione.
Qualcosina di meglio si vede nel corso della ripresa, ma in un contesto di mediocrità generale. Poco mordente in casa rossoazzurra, la Casertana gestisce il prezioso vantaggio senza troppi sforzi. Al 4′ uscita tempestiva di Liverani sul pericoloso inserimento di Matute. A distanza di un quarto d’ora si ripete l’estremo difensore rossoazzurro effettuando una grande parata sul tiro a botta sicura di Mancosu.
Negli ultimi venti minuti di gara i tifosi rossoazzurri ironizzano facendo partire un “olè” in occasione di ogni passaggio etneo. Russotto, Falcone e Calil creano delle valide occasioni per andare a segno, ma il risultato resta immutato fino allo scadere dei minuti di recupero. Catania che esce a testa bassa dal campo, ospiti che festeggiano la vittoria con i propri tifosi rilanciandosi in chiave promozione. Notte fonda per gli etnei, scesi in campo senza cuore nè anima.