Il risultato di parità sta diventando una costante per il Catania e Giuseppe Pancaro, che ha riportato l’ennesimo pareggio in carriera. Si pensava che la trasferta di Catanzaro fosse la più indicata affinché la formazione rossoazzurra tornasse ad assaporare il gusto dei tre punti fuori casa, compiendo un importante passo avanti in classifica. Invece l’Elefante rimane nella zona a rischio rinviando l’appuntamento con la vittoria.
Al solito, vien da chiedersi se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. Questo risultato determina pro e contro. Nel primo caso vale la pena ricordare che, al di là dei valori tecnici in campo, si trattativa di uno scontro diretto per la salvezza su un campo insidioso contro un avversario che spesso, quest’anno, ha disputato delle buone prestazioni raccogliendo molto meno di quanto meritato. In effetti il Catanzaro visto contro il Catania è una squadra diversa da quella triturata all’andata quando sedeva sulla panchina calabrese D’Urso. Lo 0-0 consente agli etnei di mantenere un punto di vantaggio sui Playout ma può assumere una valenza positiva qualora i rossoazzurri vincessero la successiva gara con la Casertana al “Massimino”. La difesa, inoltre, non ha subito reti e questo è un altro aspetto che merita di essere sottolineato.
Di contro si fa dannatamente fatica a creare chiare occasioni da gol ed entrare nel tabellino dei marcatori. Inoltre il Catania, vincendo, avrebbe fatto un bel balzo avanti in classifica e guardato al delicato match con la Casertana con rinnovato ottimismo e fiducia. Sprecata una ghiotta opportunità che avrebbe proiettato l’Elefante verso una situazione di classifica più tranquilla. Atteggiamento prudente della squadra di Pancaro, che ha badato prima di tutto a non prenderle ma poteva e doveva sfruttare meglio il forte vento a favore nella prima metà dell’incontro.
I giallorossi hanno stretto i denti e, nella ripresa, hanno sfiorato il colpo da tre punti divorandosi un gol praticamente fatto. Episodio fondamentale nell’economia della gara, fortunato il Catania che la palla non è andata ad insaccarsi perché si sarebbe materializzata una sconfitta grave e pesante sia per il morale che per la classifica. E’ anche vero che i rossoazzurri devono mordersi le mani perché, nel finale, il neo entrato Bombagi è andato vicinissimo allo 0-1. In definitiva il risultato di parità rispecchia quanto visto sul rettangolo di gioco e ci può stare. Purché non si continui a ricorrere con regolarità al pareggio. Fattore altamente rischioso nel lungo periodo.