CATANIA: andamenti di ottava, Pitagora e Crotone

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Ottava

Tutti gli eventi, non ultimi quelli del mondo del pallone, sono regolati da leggi cosmiche generali secondo l’insegnamento pitagorico, in questo momento molto in auge per le grandi prestazioni del Crotone.

La legge del sette o legge d’ottava indica come un fatto abbia un tipo di svolgimento che scocca da un DO, si proprio quello della scala musicale, un inizio, un sentimento, un’azione, un avvio, che prosegue con uno sviluppo predeterminato che prevede due intervalli, due momenti di stasi che se corretti con il necessario apporto di intenzione o di immissione energetica determinano un andamento di spirale verso l’alto, generando un trend positivo che porta al compimento dell’ottava relativa, o verso il basso, con un trend negativo.

Juric (tecnico dei pitagorici, ndr) pare sia stato formato a questa scuola!

Le ottave si susseguono all’infinito tutte collegate tra loro in un interminabile percorso che va diciamo o in paradiso o all’inferno.

La spirale, come noto, può essere percorsa in un senso o in un altro, o si scende o si sale, e se cerchiamo di osservare i fatti della nostra vita e del nostro comportamento possiamo notare che le cose stanno proprio così, quante volte è stato necessario intervenire in un evento per fare proseguire la strada intrapresa, i due intervalli si presenteranno sempre e comunque, sono le cosiddette dinamiche cosmiche, come la legge di gravità o quella di attrazione che regolano il tutto e ogni cosa in un certo ambito.

Detto questo, e spero di poter dissertare anche in seguito di ciò, si può applicare questo criterio di osservazione anche alle vicende del Catania, croce e delizia dei suoi appassionati tifosi.

L’inizio del primo DO è stato suonato con quella freschezza di intenzioni che una rinascita comporta, molta energia potenziale, l’arrivo del primo intervallo poi è stato percorso con ardore il MI della prima in casa con l’Ischia, l’ottava si è invece chiusa con la prima sconfitta a Caserta e da lì le ottave sono andate nella direzione involutiva. A parte qualche discutibile scelta tecnica di cui abbiamo spesso detto, l’insieme del team in tutte le sue componenti ha cominciato a perdere colpi. All’inizio i tentativi di uscire dalla stasi avevano dato buoni frutti, oggi la tendenza è al ribasso e lo shock addizionale, come si chiama il tentativo di cambiare tendenza, non sembra poter arrivare dalla guida tecnica, finora incartata dalle proprie convinzioni radicate, né tanto meno dalla situazione societaria oscuramente statica sulle proprie posizioni di chiusura.

Chi può dare lo shock? I tanti appassionati della nostra mitica maglia rossazzurra, unica come la città che rappresenta nel bene e nel male, unica al mondo per la sua capacità di risorgere dalle traversie della sua storia.
D’altronde la fede nei colori amati è una manifestazione interiore più che politico-pubblica-mediatica, speriamo che una luce di chiarezza e verità dia una botta alla staticità di Pancaro svegliandolo dal suo torpore tecnico-tattico e che la società ceda un giocattolo costoso che non merita di stare nelle mani di chi ne ha compromesso l’immediato futuro.

L’elefante ancestrale ci protegga e ci salvi dagli stolti!