COSENZA – CATANIA: la parola a Pancaro, Bastrini e Plasmati

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Gianvito Plasmati

Giuseppe Pancaro: “Non sarebbe stato giusto perdere. Alla fine è arrivato il premio meritato. Non era facile su questo campo, per come si erano messe le cose, pervenire al pareggio. Importante dimostrazione di carattere dei miei ragazzi. Questo Catania ha grande carattere. Plasmati è in grossa crescita, ho voluto schierarlo dall’inizio. Ci darà un grandissimo contributo nel girone di ritorno. Ha fatto un gol da grande attaccante quale è. Avevamo preparato una gara basata sul ritmo, ed infatti è stata una partita molto intensa e bella, anche se quando il Cosenza difendeva era difficile trovare spazi. I rossoblu sono molto solidi, ripartono e ti fanno male, stanno dando una certa continuità tecnica. Quest’anno raccolgono i frutti del lavoro svolto. Subito dopo le 3-4 big c’è il Cosenza assieme al Matera. Penso che noi abbiamo avuto più occasioni da rete rispetto ai cosentini, nell’arco dei 90 minuti. Calil ha fatto l’assist, anche oggi mi ha soddisfatto la sua prestazione in un ruolo dove quest’anno non aveva mai giocato finora. Questo a conferma del fatto che è un valore aggiunto per la squadra. Pelagatti? Pensava di prendere il pallone, invece ha commesso fallo in occasione del penalty di Vutov. Obiettivi? Noi dobbiamo allontanarci prima possibile dai Playout, poi abbiamo il dovere di provare a vincere sempre. Noi ci proviamo sempre. E’ un’annata difficile e la stiamo affrontando con grande forza e spirito, conquistando tanti punti sul campo nonostante tutto. Bastrini? E’ un giocatore molto importante e forte per noi, sono contento della sua prestazione. Non ha i 90 minuti ma può solamente crescere. Bergamelli? Penso accusi un risentimento muscolare purtroppo, si sottoporrà ad accertamenti. Cambio di modulo? Può essere un’arma a nostro favore quando ce n’è bisogno”.

Alessandro Bastrini: “Ci tengo a fare dei ringraziamenti. Prima di tutto ringrazio la società che ha mi ha voluto aspettare. Purtroppo non sono mai stato disponibile. Dico grazie ai medici che mi hanno curato perchè è stato un infortunio abbastanza lungo, non giocavo in campionato da aprile. E’ stato un calvario per me dal punto di vista mentale soprattutto. Sono contento di essere tornato. Le sensazioni dal campo sono state positive. In dieci abbiamo recuperato la partita. Anche nel mercato di gennaio ho avvertito la fiducia del Catania, la dirigenza ed il mister mi hanno dato una grande mano. Peccato non avere vinto a Cosenza, ma pareggiare in inferiorità numerica fuori casa contro una buona squadra rappresenta comunque un buon risultato. Io e Ferrario? Ci conosciamo dai tempi delle giovanili a Como. Sicuramente mi sono trovato bene ma c’è feeling anche con gli altri difensori”.

Gianvito Plasmati: “E’ stato un girone d’andata abbastanza controverso per me. Dal punto di vista personale è una bella soddisfazione avere ritrovato la via del gol. Ho continuato a lavorare ricercando sempre stimoli positivi. Il mio percorso è stato caratterizzato da problematiche fisiche. Spero di trovare maggiore spazio ma il mister è giusto che faccia le sue scelte. In dieci abbiamo ripreso una gara che sembrava ormai compromessa. Siamo stati bravi a non disunirci. Ci volevano gli attribuiti per rimettere in piedi la partita, e questa squadra li ha. Questo è un grande valore aggiunto. Secondo me abbiamo giocato un grande primo tempo, l’episodio del rigore ha cambiato l’inerzia del match. In questi casi, dopo l’espulsione, è facile perdere il secondo e terzo gol. Invece abbiamo mantenuto alta la concentrazione e ci prendiamo questo punto, ma alla fine c’è anche qualcosa da recriminare perchè si poteva vincere. Comunque è un punto guadagnato. Cosenza è un campo difficile ed il Cosenza una buona squadra, complimenti a loro. Adesso vediamo d’iniziare a raccogliere qualche punto in più. Il mio gol irregolare? Assolutamente non era fuorigioco, non so cosa recrimini la formazione rossoblu”.

1 COMMENTO

  1. se siamo sportivi è diciamo la verità questa è la squadra più scarsa del girone,vanno in campo senza grinda il loro obbiettivo è non perdere non giocano con la determinazione di vincere.ora ,sono scarsi loro o è l’allenatore che non capisce un tubo.con questo modo di giocare se ci salviamo è un miracolo noi vogliamo una squadra battagliera, che pressa alto è no questi cadaveri.

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