CATANIA: la parola magica del 2016 si chiama continuità

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Davide Agazzi, Catania
Davide Agazzi abbracciato dai compagni a Melfi dopo avere realizzato il primo gol tra i professionisti nella stagione 2015/2016 con la maglia del Catania.

Da qualche giorno ci siamo immersi nell’anno solare 2016. Come in occasione di ogni inizio d’anno, si riparte con i migliori auspici. Nel caso specifico del Catania e dei suoi tifosi, probabilmente il 2016 non potrà essere peggiore degli ultimi anni, devastati da una doppia retrocessione e da uno scandalo, “I Treni del Gol”, che ha mortificato una città intera e penalizzato enormemente la società rossoazzurra.

Il 2015 si è concluso con una netta vittoria ai danni della Paganese, più in generale con un bilancio di punti conquistati sul campo globalmente positivo. Anche se ci si poteva aspettare maggiore continuità. La parola chiave di quest’anno. Se il Catania riuscisse a trovare continuità lungo il percorso, potrebbe salire i gradini più velocemente di quanto fatto finora.

Non era facile liberarsi dell’ingombrante peso dei punti di penalizzazione, gli etnei sono riusciti ad abbandonare in fretta l’ultimo posto e soltanto di recente tirando la testa fuori dai Playout. Ma la zona calda della classifica è sempre lì, bisogna imprimere uno sforzo ulteriore per allontanarla definitivamente fino a garantirsi la sicura permanenza in Lega Pro e scrutare un altro orizzonte.

Orizzonte, magari, chiamato Playoff. Giocarsi, cioè, la possibilità di un ritorno in Serie B battagliando fino alla fine con le varie compagini che occupano i piani alti della classifica. Oggi è realisticamente difficile pensarlo, ma attraverso innesti di mercato mirati ed una continuità di gioco, rendimento e risultati espressamente evidenziata, questo Catania può acquisire rinnovata fiducia, nuove ambizioni e consapevolezze.