Non solo pura attività ludica nelle vacanze di Natale dei protagonisti della stagione in casa Catania. No, non può e non deve essere un Natale all’insegna dell’ingozzarsi, delle giocate a carte fino a tarda ora o quant’altro. Anche, per carità, perché il rompete le righe è arrivato già lunedì a la squadra ha fatto le valigie per raggiungere rispettivamente le proprie famiglie. Pochi giorni però di svago dalle fatiche stagionali, già perché il 27 si torna a correre, a lavorare e faticare, per cercare di smaltire i dolcetti di troppo e ri-programmare la preparazione per la ripresa del campionato.
È proprio questo il nodo cruciale di questo campionato, e la sosta non arriva nel momento migliore, con 27 punti conquistati sul campo e una voglia di correre ancora più veloci nel girone di ritorno. Se le gambe dovessero girare a mille allora il Catania avrebbe cuore, polmoni e forza per poter sognare nei residui 6 mesi di campionato, altrimenti resta difficile pensare a qualcosa di diverso dalla corsa per non retrocedere. La preparazione eclettica, quindi, diventa un elemento imprescindibile di queste vacanze di Natale, e una ripresa della condizione un diktat per riuscire a dimostrare che in questo campionato c’è posto tra i protagonisti anche a chi ha un fardello grosso 11 punti da trascinare a fatica.
In fondo i numeri non condannano ancora per nulla il Catania, che grazie all’ultima vittoria in campionato ha portato a 11 il distacco dall’ultimo posto play-off. 11 come la penalizzazione annullata grazie ad una partenza lampo. Ed è proprio questo che il Catania deve fare, con un nuovo meno 11 da sfatare per provare l’impresa, già compiuta nel girone d’andata, sperando di trovare la forma migliore, in queste vacanze di Natale utili per riprogrammare, lavorare e rinforzare un organico che non ha più voglia di panettoni e dolci indigesti.