Tre partite disputate dal Catania nel mese di dicembre, prima della chiusura dell’anno solare 2015. Rossoazzurri in campo, rispettivamente, al cospetto di Benevento, Melfi e Paganese con sei gol al passivo e sette all’attivo per un bottino complessivo di 4 punti raccolti. Tra le tre gare giocate, sicuramente la prima è stata quella dal coefficiente di difficoltà più elevato e, al tempo stesso, il match più deludente.
Alla base di quanto visto sul rettangolo di gioco, ci sentiamo di “premiare” Andrea Russotto per la costanza delle prestazioni offerte. Al rientro dall’infortunio, il calciatore romano prelevato in estate dalla Salernitana ha messo in mostra le sue qualità in un reparto offensivo che, privo di Russotto, ne ha sofferto la mancanza in termini di esperienza e pericolosità negli ultimi metri.
Fondamentale il ritorno in campo dell’ex giocatore del Catanzaro. Se, contro il Benevento, non ha lasciato il segno manifestando tanto, troppo nervosismo sul rettangolo di gioco, nelle successive gare ha fatto sicuramente la differenza. Molto incisivo sul campo del Melfi, dove ha rifilato tre gol di pregevole fattura alla malcapitata retroguardia melfitana, Russotto si è reso grande protagonista anche nella partita di chiusura d’anno contro la Paganese.
In questo caso non entrando nel tabellino dei marcatori ma fornendo ugualmente una prestazione di rilievo, caratterizzata da un assist e tanta grinta e generosità, facendo spesso venire i sorci verdi alla difesa campana in assoluta emergenza. Ristabilitosi pienamente dal problema alla spalla, l’esterno offensivo rossoazzurro ha tutto per prendere per mano la squadra contribuendo in misura decisiva al bene del Catania. A patto che mantenga continuità di rendimento.