Emergono i limiti del 4-3-3 di Pancaro, il Catania può e deve migliorare
Catania profondamente diverso da quello apprezzato nelle battute iniziali della stagione. Metamorfosi evidente, la squadra rossoazzurra fatica a macinare gioco e punti. Forse anche perchè il Catania è diventato fin troppo prevedibile. Sembra che un pò tutte le avversarie siano riuscite a prendere le giuste contromisure. Mister Pancaro schiera ormai sistematicamente la compagine etnea secondo un 4-3-3, modulo che ritiene adatto alle esigenze dei calciatori a disposizione.
Ma, forse, non è tanto un problema legato al sistema di gioco utilizzato. Quanto, piuttosto, l’interpretazione del 4-3-3. Aggredire i portatori di palla del Catania infastidendoli con un pressing asfissiante che ne limita lucidità e visione di gioco è una costante. La squadra dell’Elefante non riesce ad effettuare un giro palla continuo e costante, l’azione parte da dietro ma la manovra è lenta, poco fluida, i movimenti senza palla si rivelano inefficaci, i centrocampisti s’inseriscono poco e spesso il Catania fa ricorso a cross di facile lettura per le difese avversarie.
Gli equivoci tattici non mancano, Musacci ed Agazzi sembrano fin troppo simili per caratteristiche ma soprattutto Scarsella appare involuto. Spesso è avulso dal gioco, in ritardo su ogni pallone, dà la sensazione di correre a vuoto. Praticamente uno Scarsella in versione opposta a quello d’inizio campionato. Il recupero di un giocatore come Ivan Castiglia sarà certamente importante, lo abbiamo sottolineato a più riprese, ma non può bastare.
Deve cambiare l’atteggiamento, l’azione necessita di essere velocizzata, urge che il centrocampo faccia filtro e torni a rivelarsi l’arma in più a disposizione del Catania. E’ essenzialmente lì che si vincono le partite, in quel settore del campo dove le geometrie, l’ordine, la fase d’interdizione e d’impostazione contribuiscono da vicino a creare una situazione di equilibrio in campo. Dove sono finite le giocate di prima, gli scambi veloci, la capacità di gestire con personalità e precisione il possesso palla?
Correre ai ripari diventa di fondamentale importanza. Perchè puoi avere un organico tecnicamente eccelso, ma se diventi prevedibile e le occasioni per andare a segno le ricavi principalmente da giocate individuali e sporadiche, diventa tutto più complicato soprattutto quando affronti squadre molto ben organizzate come il Benevento. A Pancaro ed alla squadra il compito di lavorare e migliorare, sensibilmente, su questo fronte.