Prestazioni e risultati, un binomio da ricostituire per il Catania

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C’era una volta l’efficacia del bel gioco espresso dal Catania…

Mister Giuseppe Pancaro lo ha sottolineato a più riprese nel corso della stagione, ribadendolo alla vigilia di Catania-Benevento. Attraverso le prestazioni passano i risultati conseguiti in campionato. Ed è proprio su questo punto che sabato scorso, i rossoazzurri, non hanno fornito le risposte che l’allenatore si aspettava.

Gioco approssimativo, Benevento che arrivava spesso e volentieri per primo su ogni pallone facendo girare a vuoto i padroni di casa, a cui non restava che osservare i meccanismi ben oliati dei sanniti, capaci di attuare un pressing asfissiante a centrocampo e chiudendo con spiccata attenzione tutti gli spazi senza rinunciare affatto ad attaccare.

Un Benevento super al cospetto di un Catania piccolo piccolo, espressosi sul rettangolo di gioco con un livello assai modesto, ben al di sotto rispetto a quanto la squadra etnea ci aveva abituato. Bel gioco e risultati è un binomio che il Catania fatica a ricostituire ma deve assicurarsi di farlo al più presto, poiché è questa la strada maestra per superare la delicatezza del momento.

Nelle battute iniziali del campionato, gli etnei concentravano primariamente le proprie attenzioni sull’efficacia e bontà del gioco espresso. Cosa che già da diverse partite viene a mancare, sfruttando i movimenti e le giocate dei singoli che, da soli, non sempre fanno la differenza in un torneo di non facile lettura ed equilibrato.

L’assunto di base di Pancaro è fondamentale, rappresenta il più importante credo della sua filosofia allo scopo di portare a termine una stagione trionfale. Prima o poi il lavoro paga, ma se la prestazione non è condita da un’espressione di gioco apprezzabile, alla lunga non si può fare tanta strada. Raccogliendo nientemeno che le briciole lungo un percorso già di per sè tortuoso e pieno d’insidie.